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"Nel 2017 vengo contattata da Becciu. Mi dice che mio fratello insisteva per avere documentazione ma che aveva dei documenti del 1978 che mi riguardavano. Mi è sembrata forma ricattatoria. Ho detto che io non avevo problemi". Così Natalina Orlandi, sorella di Emanuela Orlandi, nella sede della Stampa estera dopo le notizie diffuse ieri sera e smentite dalla famiglia Orlandi circa il presunto stupro da parte dello zio Mario Meneguzzi, forte anche dell'archiviazione del fatto a suo tempo da parte della Procura romana. Stampa estera (Alexander Jakhnagiev)

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Natalina Orlandi: "Becciu mi contattò per chiedermi della storia di mio zio"

"Nessuno stupro da mio zio, solo avance verbali, qualche regalino. Ed è stato tutto lì, quando si è reso conto che non c'era nulla da fare, è finito lì. Mi sorprende che questa storia sia uscita, e per giunta era storia chiusa". Così Natalina Orlandi, sorella di Emanuela, durante la conferenza stampa con il fratello Pietro e con l'avvocato Laura Sgrò nella sede della Stampa estera dopo le notizie diffuse ieri sera e smentite dalla famiglia Orlandi circa il presunto stupro da parte dello zio Mario Meneguzzi, forte anche dell'archiviazione del fatto a suo tempo da parte della Procura romana. Stampa estera (Alexander Jakhnagiev)

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Natalina Orlandi: "Nessuno stupro da mio zio, solo avance verbali"

"Io non pensavo che sarebbero scesi così in basso in basso. Io spero che Papa Francesco prenda delle soluzioni, faccia qualcosa perché se lui ha aperto questa inchiesta con onestà deve capire chi ha intorno, deve capire a chi ha dato in mano questa inchiesta", le parole di Pietro Orlandi, sulla lettera dello zio che avrebbe molestato in passato l'altra sorella Natalina. / Associazione Stampa Estera (Alexander Jakhnagiev)

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Lettera zio Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: Non pensavo sarebbero scesi così in basso

"Una persona di 50 anni che approccia a una ragazza più giovane la giudico male. Che sia la nipote o no. Mio zio piano piano è tornato indietro sui suoi passi, senza fare mai più niente. Ma il rapimento di Emanuela è avvenuto cinque anni dopo", le parole delle famiglia Orlandi e del suo legale nel corso della conferenza stampa dopo la lettera di uno zio di Emanuela Orlandi che avrebbe molestato la sorella, Natalina. / Fb Associazione Stampa Estera (Alexander Jakhnagiev)

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Emanuela Orlandi, l'avvocato Sgrò: Molestie zio a Natalina sono di cinque anni prima del rapimento

"Mio zio era fuori Roma il giorno della scomparsa di mia sorella, questa è una carognata". Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commentando in conferenza stampa le ultime indiscrezioni giornalistiche che accuserebbero lo zio, di essere coinvolto nella scomparsa della ragazza. Stampa Estera (Alexander Jakhnagiev)

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Pietro Orlandi: "Mio zio era fuori Roma giorno scomparsa Emanuela"

"Qualcuno sta facendo di tutto per spostare l'attenzione dall'interno del Vaticano a fuori". Lo ha detto il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, nel corso della conferenza stampa presso la sede dell'Associazione della stampa estera, a Roma. Stampa Estera (Alexander Jakhnagiev)

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Pietro Orlandi: "Si fa di tutto per spostare attenzione fuori dal Vaticano"

"Oggi siamo ufficialmente ufficialmente poliziotti, ruolo tecnico, siamo felicissimi perché era tanto che si cercava questa ufficializzazione di tutto quanto", le parole di Bebe Vio dopo il giuramento in Polizia. (Alexander Jakhnagiev)

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Bebe Vio: Felicissima di essere ufficialmente una poliziotta

"Dobbiamo lavorare velocemente ma non in fretta perché la fretta può comportare errori decisivi per il Paese. Mi auguro che il dibattito sia impostato su proposte, ma ogni giorno sento cose contro: penso che l'Italia avrebbe bisogno di un confronto serio, con proposte costruttive, invece di polemiche sterili che non servono a nessuno. Dobbiamo lavorare per raggiungere un obiettivo che non è del governo ma del Paese". Lo ha detto il ministro Raffaele Fitto, al termine della cabina di regia sul Pnrr convocata in tarda mattinata a Palazzo Chigi. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Pnrr, Fitto: "La partita non è del Governo, ma di tutto il Paese. Basta polemiche"

13 atleti paralimpici: 7 uomini e 6 donne del gruppo sportivo Fiamme Oro, oggi, alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, entrano a far parte, formalmente, della Polizia di Stato prestando giuramento a conclusione di un corso di formazione iniziato lo scorso 16 gennaio. Ecco il giuramento. (Alexander Jakhnagiev)

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Giuramento Atleti Paralimpici, in 13 entrano a far parte formalmente della Polizia di Stato
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