"Spetta al collegio decidere, come sapete l'azzeramento non è di nostra competenza, è una decisione che spetta a loro. Però una cosa la voglio dire. Questo garante è stato eletto durante il governo giallorosso, in quota Pd e Cinque Stelle. Dire che sia pressato dal Governo di centrodestra mi sembra ridicolo. Se Cinque Stelle e Pd non si fidano di chi hanno messo alla guida dell'Autorithy sulla privacy non se la prendono con me. Forse potevano scegliere meglio", così la premier ​Giorgia Meloni a Fiumicino in partenza per un evento elettorale a Bari. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Garante Privacy, Meloni: Eletto durante Governo giallorosso, da Pd e M5s. Potevano scegliere meglio

“L’authority” per la privacy “è eletta dal Parlamento, non abbiamo competenza sulla possibilità di azzerarla. È una decisione che, semmai, spetta al Collegio, quindi non ho nulla da dire su questo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti all’aeroporto di Fiumicino prima di partire da Roma per Bari dove prenderà parte al comizio dei leader del centrodestra a sostegno della candidatura di Luigi Lobuono a presidente della Puglia. “Una cosa la voglio dire: questo Garante” per la Privacy “è stato eletto durante il governo giallorosso”, quindi in “quota Pd e M5s. Ha un presidente in quota Pd, e quindi dire che sia pressato dal governo di centrodestra mi sembra ridicolo. Cioè, se il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico non si fidano di chi hanno messo all'Authority della privacy, non se la possono prendere con me. Forse dovevano scegliere meglio", ha aggiunto la premier. "Poi - aggiunge - si può discutere sulla legge se volete, rifacciamo la legge, ma non l'ho fatta io manco quella, per cui forse anche lì ve la dovreste prendere con qualcun altro”. (Video La Presse)

Redazione web
Meloni sul Garante: "Pressato da noi? È stato eletto da Pd-M5S"

La sinistra italiana festeggia per le vittorie altrui e coglie la palla al balzo per proporre più tasse per tutti, confondendo il voto newyorkese per quello italiano…

Francesco Maria Del Vigo
Il disastroso effetto Mamdani

Qualche giorno fa un malato di mente, inopportunamente lasciato libero, ha visto una signora e l'ha accoltellata. Per fortuna non è morta ma è ridotta male. Adesso cosa ne facciamo di questo signore? In galera, al manicomio, dovunque vogliate ma toglietecelo di torno. E come lui ce ne sono tanti. Basta, non ne possiamo più di vivere in una situazione precaria come questa

Vittorio Feltri
Chiusi i manicomi, aumentano i matti

"L'autorità giudiziaria non è una variabile indipendente. Questo vale sia per quelle sentenze, per rimanere in tema, 'stupefacenti', che a fronte della detenzione di qualche chilo di sostanza ravvisano l'uso personale, che hanno conseguenze devastanti, sia a proposito delle decisioni della magistratura di sorveglianza per le quali sembra che sia un federalismo della giustizia". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, chiudendo i lavori della VII conferenza nazionale sulle Dipendenze 2025, 'Libertà dalla droga. Insieme si può'. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Mantovano Su reati legati alle droghe alcune sentenze "stupefacenti"

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha pubblicato sui suoi profili social il video della seduta di tatuaggio in cui si è fatto tatuare il ridente ucraino sull’avambraccio. "E mo' ce lo siamo tatuati per la vita, slava Ukraina", ha scritto mostrando il lavoro finito. Ig Calenda (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda si fa tatuare e posta il video, sull'avambraccio il tridente dell'Ucraina

Se il M5s è favorevole ad una patrimoniale? "Vorrei mandare un messaggio direttamente a Meloni che oggi ha voluto fare un post: si rassegni, non so se a sinistra c’è una discussione sulla patrimoniale, ma per quanto ci riguarda – noi siamo una forza progressista indipendente – una patrimoniale non è all’ordine del giorno". Così il leader del M5s Giuseppe Conte a margine di "Unite". (Alexander Jakhnagiev)

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Conte: Patrimoniale non è all'ordine del giorno del M5s

"Quello della Cgil è uno sciopero politico che organizza il sindacato unico, rompendo l'unità sindacale. Mi pare che ci sia un isolamento politico della Cgil, che non firma i contratti e organizza sempre gli scioperi di venerdì. Evidentemente nella Cgil c'è qualcosa che funziona, mi pare che si sia isolata nel mondo del lavoro. È una libera scelta ma quando gli altri sindacati non aderiscono alle sciopero e firmano contratti che portano aumenti ai lavoratori la Cgil è sempre contro. Forse Landini ha mire politiche per fare il leader della sinistra. E' legittimo, ma io ne faccio un'analisi politica". Ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani a margine della conferenza nazionale delle dipendenze 2025 organizzato dalla Presidenza del Consiglio a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Sciopero generale, Tajani: Cgil isolata. Landini sempre contro il Governo, forse ha mire politiche
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