La voce narrante di una leggenda assoluta come Pietro Mennea. Le emozioni, le passioni e le storie di uomini e donne uniti nel Tricolore. Il video “Lo Sport in Costituzione”, realizzato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, con la collaborazione di Sport e Salute e il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a due anni dall’approvazione della norma costituzionale da parte del Parlamento.“Con questo primo spot - dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi- vogliamo raccontare e far comprendere il significato più profondo dell’inserimento dello sport nella nostra Costituzione. Non si tratta di un punto di arrivo, ma di partenza, un impegno quotidiano per rendere lo sport un diritto realmente accessibile a tutti, senza barriere di alcun tipo: sociali, economiche, fisiche e culturali. Dietro alle medaglie e alle vittorie dei campioni e delle campionesse che rappresentano con onore l'Italia nel mondo, ammirati nel video e che oggi hanno testimoniato in prima persona le loro esperienze, ci sono storie di persone speciali, storie di vita, storie di sport che partono da lontano. L’essenza dello sport, con i suoi messaggi più sani e autentici, grazie a questa campagna di comunicazione ci auguriamo possano arrivare a tutti, contribuendo a una diffusione capillare dei valori e dei principi fondamentali di questa dimensione sociale indispensabile. Rivedendo le gesta delle leggende italiane si riaccende un forte senso di appartenenza, identità e attaccamento al tricolore e alla maglia azzurra, e allo stesso tempo si rafforza una consapevolezza nuova, profonda e condivisa del ruolo fondamentale dello sport nella società. Lavoriamo quotidianamente, insieme, per garantire il diritto allo sport, perché possa appartenere a tutti noi, perché lo riteniamo, in tutte le sue forme, un presidio indispensabile per costruire una società più giusta, coesa e solidale"

Redazione web
"Sport in Costituzione". Al via la campagna tv sull'articolo 33

A poche ore dalla sfida contro l'Atalanta, i tifosi del Torino sono tornati a contestare il presidente Urbano Cairo. I primi sono arrivati al Filadelfia intorno alle 10, poi i numeri sono saliti fino a superare quota 5mila verso le 12:30, quando il corteo ha iniziato a muoversi verso lo stadio Olimpico Grande Torino. Migliaia di bandierine con la scritta "Cairo vattene" e fischietti hanno fatto da coreografia alla manifestazione di contestazione, con il presidente Cairo invitato nuovamente a cedere il club. "Dopo Superga la sciagura peggiore, vattene millantatore" si legge in uno striscione che ha accompagnato il corteo. Scandito il coro: "Urbano Cairo devi vendere, vattene!". (immagini di Alessandro Di Marco)

Ansa
Torino, contestato il presidente granata Urbano Cairo: 5mila in corteo

Armand Duplantis ha migliorato il record del salto con l'asta, che già gli apparteneva, superando i 6,30 metri al terzo tentativo, conquistando altresì la medaglia d'oro ai Mondiali di atletica di Tokyo

Redazione web
Il salto da record di Duplantis

Sinner ha perso contro Alcaraz ma non è di certo un "fesso" qualsiasi. Il commento di Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
Sinner vince anche quando perde

Momenti di forte tensione per Mauro Icardi in un centro commerciale di Istanbul. L’attaccante argentino del Galatasaray, ex stella dell’Inter, è stato protagonista di un presunto gesto aggressivo nei confronti di un tifoso, come mostrano alcuni video diventati rapidamente virali sui social. Le immagini hanno scatenato un acceso dibattito in Turchia e non solo.

Roberta Damiata
Tensione a Istanbul: Mauro Icardi reagisce durante assalto dei tifosi

La capitale francese celebra l'arrivo della Grande Boucle con l'ultima tappa sul celebre viale: emozione e gloria per i corridori nell'abbraccio della folla. (Immagini di Valerio Italiano)

Ansa
Pogacar vince il Tour, l'ultima tappa a Van Aert

Alla prima intervista di una calciatrice inclusiva rimpiangiamo già i viziatissimi colleghi maschi

Luigi Mascheroni
Palle in tribuna

Un Sinner 17enne si racconta: dagli inizi alle prime vittorie, con una forza e determinazione evidente già da allora. "Il mio papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano poi a 14 anni ho deciso di diventare il professionista, è nata un po' così poi sono andato a Bordighera e ora mi alleno tutti i giorni", ha detto in un'intervista di sei anni fa. Da allora tanto è cambiato, la storia di un regalo prezioso che ha dato il via alla carriera del campione, primo vincitore di Wimbledon italiano. "La strada è ancora lunga - ha detto - la vita da discoteca? Non mi piace neanche, piuttosto preferisco bere una CocaCola", ha raccontato ridendo

Ansa
Sinner a 17 anni: "Papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano"

La tifoseria antigovernativa si è scatenata chiedendo perché la premier o il ministro dello Sport non fossero presenti alla finale di Wimbledon quando, sull'altro fronte, c'era il re di Spagna. Giù la maschera

Luigi Mascheroni
Giù la maschera - Dov'eravate?

Mentre siamo alle prese con dossier complicati come dazi e guerra in Ucraina, la polemica dell'estate è sulle istituzioni assenti a Wimbledon. Ma c'è un non detto che nessuno mette sul tavolo

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Se Sinner e il ministro sono ugualmente stanchi
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