Comunicare l’incomunicabile era la sua cifra distintiva. E lo faceva pure per il piccolo schermo
Comunicare l’incomunicabile era la sua cifra distintiva. E lo faceva pure per il piccolo schermo
Tredici minuti di applausi per Don Carlo e qualche dissenso per la squadra che ha curato l'allestimento dell'opera di Giuseppe Verdi che ieri ha inaugurato la stagione della Scala
L'apertura del sipario per l'attesa inaugurazione della Scala con l'opera grande Don Carlo di Giuseppe Verdi, presentava un'immagine quasi-fissa: l'interno del chiostro di San Giusto dove riposano le spoglie dell'imperatore Carlo V
Fino all'ultimo c'è stato qualcuno che ha tentato di prendersi il palco
Il "basso" coreano del Sud ha sostituito in corsa l'indisposto Ain Anger obbligandosi a cambi d'abito e di chioma
Marco Vizzardelli è l'uomo che, al termine dell'inno di Mameli, ha urlato "viva l'Italia antifascista". Identificato dalla Digos
Sono tanti gli ospiti che si sono avvicendati nel foyer del teatro alla Scala di Milano per assistere alla prima stagionale del "Don Carlo"
Liliana Segre accolta dagli applausi dal palco reale e poi Ornella Vanoni, Patty Smith, Matteo Salvini, Elisabetta Casellati e molti altri esponenti della politica e della cultura
Diretta in 35 luoghi. Polemica (e accordo) sui posti Sala, Segre, La Russa e Salvini nel Palco reale
La veterana dei costumi Franca Squarciapino è una certezza, per un'opera in cui la stravaganza e il chiaro-scuro sono le anime della storia