Nel discorso depositato all’IMFC Tremonti assicura che in Italia "il tasso della ripresa si è rafforzato" e assicura che ci sarà "un'ulteriore ripresa". Draghi: "Coniugare crescita e austerità". E nega il ritorno dei bankers
crescita
Stime più alte per Eurolandia, giù il pil di Grecia, Spagna e Irlanda. Italia inchiodata all'1%. Fmi: "Riforme promosse". L'Ocse rivede al rialzo le stime: per il periodo aprile-giugno 2010 crescita da +0,4% a +0,5%. Bene anche l'area Ocse
Il Cdm ha aggiornato il Dpef. La stima di crescita del pil passa dall'1% all'1,2%. Peggiora, invece, la prospettiva per il prossimo anno: 1,3% contro l'1,5%. Confermate le stime per il deficit/pil al 5% quest’anno e al 3,9 per il il prossimo
Il calo del pil nel 2009 (-5%) si è concentrato al Nord. Resiste il Centro che cede solo il 3,9%, mentre nel Mezzogiorno il pil cala del 4,3%. Male anche la spesa delle famiglie che nel 2009 è diminuita dell’1,9%
La Marcegaglia agli industriali: "Quando si dice che siamo andati meglio di altri Paesi non è vero, siamo stati fortemente colpiti dalla crisi". Poi spiega: "Il peggio è alle spalle, ma abbiamo un problema di crescita"
Nel rapporto di autunno il centro studi di Confindustria ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2011: +1,3% rispetto al +1,6% di giugno. Sulla ripresa la performance è tra le peggiori. Preoccupa il mercato del lavoro. Ma la Marcegaglia: "Il peggio è alle spalle"
Le preoccupazioni della leader degli industriali: "I conflitti personali, un governo che forse non ha più la maggioranza, non aiutano la crescita del Paese". Ma la Lega ribatte: "Vedremo in parlamento se questa maggioranza esiste ancora"
Bruxelles rivede al rialzo le previsioni di crescita dell’economia europea per il 2010: il pil si attesterà all’1,7%. Trainano Germania e Polonia. Italia ancora indietro: "LPesa il mercato del lavoro, resta fragile"
L’Italia nel terzo trimestre di quest’anno potrebbe registrare un calo del prodotto interno lordo dello 0,3%. Nell’Interim assessment, l'Ocse si riserva tuttavia un margine di errore di un punto e mezzo percentuale
Il governatore della Banca d’Italia: "Ci sono maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni". L'impressione è di una ripresa con basi più ampie e con segnali positivi sia nei consumi sia negli investimenti