
Disaster-movie verosimile, soprattutto nel mostrare come, innanzi al pericolo estremo, la natura umana dia il meglio e il peggio di sé. Un film come tanti ma visto con occhi nuovi

Thriller psicologici usciti dalla Blumhouse, casa di produzione celebre per l'horror. I primi due, visti in anteprima, sono dignitosi ma poco coinvolgenti e dalla durata eccessiva

Un legal-drama dal sapore classico, con un cast di star e uno script di livello, ma che paga il registro a tratti leggero e la patinatura sterile, finendo per non coinvolgere davvero

Crowe in versione villain in un action-thriller adrenalinico che promette critica sociale e invece diventa, in itinere, un B-movie di assoluta prevedibilità. Efficace come mero "giro di giostra".

Una commedia francese che celebra il gioco della vita e il valore dell'amicizia, affrontando il tema della malattia. Con Luchini e Bruel impegnati in siparietti che sono piccoli gioielli

L'opera di Emma Dante funziona più come madeleine proustiana che come film. Perché certe case ci abitano dentro, diventano un non luogo, il deposito dei ricordi della nostra vita

Gianfranco Rosi in gara con un collage di momenti presi dall'esistenza di chi, in Medio Oriente, vive le sue giornate a contatto con i conflitti bellici

Una lunga chiacchierata tra due mostri sacri del cinema, resa fruibile, così come la girò Welles, in un documentario presentato fuori concorso a Venezia

Figli alle prese con dilemmi morali, fantasmi genitoriali e ridefinizione dei ruoli. Un film la cui bellezza resta sottotraccia, silenziata dall'eccessiva sobrietà narrativa

Interessante ritratto di una figura emblematica, a metà tra eroina vittoriana e moderna, impegnata in battaglie ancora attuali ma sconfitta da una dannazione chiamata amore
