
Un ibrido tra thriller e sci-fi che ammicca a vari film e si riduce, nel complesso, a un dimenticabile popcorn-movie.

Uno sforzo tecnico impeccabile e impressionante rende possibile la totale immersione in una realtà fatta di dramma e tensione. Alla lunga, però, ci si sente in un videogioco.

Ansie e nevrosi di due genitori bis, raccontate attraverso una serie di siparietti apparentemente svagati ma dalla freschezza rigenerante e illuminante.

La storia vera dietro l’attacco terroristico alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, raccontata in un film asciutto e bellissimo

Un ottimo soggetto andato in parte sprecato in un film educativo ma indeciso tra fiaba, divertissement e cinema politico. Pasticciato l'accostamento di toni drammatici e umoristici

Uno chalet isolato da una tormenta di neve è al centro di un film sufficientemente enigmatico, che racconta la lenta discesa di una mente fragile verso la paranoia.

Ritratto intimo, romanzato e mai ossequioso di un leader caduto in disgrazia e prossimo alla fine. Un film che poggia interamente sulla performance stupefacente dell'attore protagonista.

La narrazione lontana da facili sentimentalismi e l'enfasi sull'autodeterminazione femminile introducono le nuove generazioni a un classico senza tempo.

L'intento è nobile: sensibilizzare il più vasto pubblico possibile sul tema dell'immigrazione, grazie a umorismo e umanità. A pagarne il prezzo è il divertimento, ridimensionato.

Dotato di suggestiva bellezza e realizzato con cura artigianale, il film ha una grazia illuminante nell'incipit e nel Geppetto di Benigni ma, in generale, colpisce poco al cuore.
