Daniel Domscheit Berg era il numero due di Julian Assange. Ora lo ha lasciato e vuole essere sicuro che i futuri informatori sappiano in che mani stanno per consegnare i loro segreti
WikiLeaks
Sul sito di Repubblica le valutazioni della diplomazia statunitense nei nuovi documenti segreti: lo scoop c'è, ma quello vero non riguarda Berlusconi. Dura stroncatura della magistratura italiana. Preoccupato delle "gaffe" del Cav e dell'asse energetico tra Roma e Mosca, Spogli assicura: l'America ha bisogno di Silvio. Registrato anche il fallimento di complotti durante il G8: "D'Alema promise rivelazioni devastanti..."
I documenti segreti che lo accusano di stupro e molestie sessuali finiscono sul web. La Svezia aveva chiesto l'estradizione del fondatore di Wikileaks, ora a Londra
Secondo alcuni documenti riservati ottenuti da Wikileaks, cellule di jihadisti sarebbero vicini alla produzione di ordigni batteriologici e chimici. Stati Uniti e Nato sarebbero stati avvisati già da qualche anno
Il fondatore di Wikileaks ha ricevuto due dischetti con i dati di 2mila clienti di banche elvetiche dalle mani di Rudolf Elmer. Ma Assange: "Valuterò i dati. Diffusi solo se ci sarà traccia di evasione"
Nuove indiscrezioni del sito di Julian Assange, il console Truhn: "I politici non si impegnano a livello nazionale per combattere la mafia". E poi una bacchettata anche alla Chiesa: "Uno dei pochi preti che si è schierato contro la criminalità è stato criticato"
I legali del fondatore di Wikileaks alla Corte: "Se estradato in Svezia, gli Stati Uniti cercheranno l’estradizione nella prigione a Guantanamo". L'ambasciatore Usa: "L'Italia di Silvio a Obama va bene"
Un mese dopo le rivelazioni di Wikileaks l’ambasciatore Usa a Roma capovolge i suoi giudizi ed elogia l’esecutivo
Wikileaks pubblica i cablo americani dall'Afghanistan: lo stipendio medio di un attentatore suicida di Al Qaeda nel 2006 era di 50mila-100mila dollari. A volte venivano ricompensati con una donna. Più alti i «premi» per gli esperti di esplosivi
Il fondatore di Wikileaks intervistato dal quotidiano britannico: ««Il mio destino è nella mani di Cameron, il governo inglese è talmente forte da resistere a una richiesta di estradizione da parte di Washington»