A Cannes il presidente del Consiglio illustra ai leader stranieri il pacchetto anticrisi. Merkel e Sarkozy approvano: "Ma ora si faccia in fretta". La fiducia sul maxiemendamento in Senato già dal 20 novembre. Dalle dismissioni 60 miliardi. E l'articolo 18 resta nel cassetto
Una dozzina di frondisti della maggioranza in agitazione: firmano un documento per chiedere un passo indietro al premier
Berlusconi: «Io faccio il mio dovere. Chi si vuole comportare da irresponsabile mi voti contro in Parlamento"
Berlusconi accelera: pronto il maxiemendamento alla legge di stabilità. Ma Giulio provoca e chiede un passo indietro
Il premier detta la linea ai suoi: avanti senza esitazioni per mantenere gli impegni con Bruxelles e arrivare al 2013. Timore per la riapertura dei mercati che ancora non si fidano dell'Europa. Il G20 di giovedì rischia di essere un nuovo passaggio delicato

La missiva, secondo autorevoli indiscrezioni, sarebbe stata infatti firmata dai cosiddetti frondisti del Pdl: i senatori che fanno capo a Pisanu (che si sono visti mercoledì sera a cena) e i parlamentari che stanno con Scajola. Tutti chiederebbero al Cavaliere di "fare un passo indietro" e "allargare la maggioranza parlamentare" ai centristi per "rilanciare l’azione di governo". Ma poi è gara a dissociarsi
Quelle che nelle ultime 24 ore sembravano dover essere le Forche Caudine del Cavaliere si risolvono con un deciso punto a favore del capo del governo italiano. Il pacchetto di misure anti crisi soddisfa l’Unione europea. Il polacco Tusk, presidente di turno del Consiglio: "Buona impressione". Il premier: "La Merkel mi ha assicurato che non aveva intenzione di denigrarci"
Il Cavaliere oggi si recherà a Bruxelles per presentare le linee guida del provvedimento per lo sviluppo. Si tratta ancora con la Lega per quanto riguarda le pensioni. Lo sfogo del premier su Tremonti: "Dovrei mandarci Giulio, si assumerebbe almeno una responsabilità..."
Nell'incontro di ieri tra il premier e il capo dello Stato, Napolitano ha sollecitato soluzioni rapide mettendo sul tavolo, se necessario, l'ipotesi di un altro governo magari allargato ai partiti del Terzo Polo (e dunque con un altro premier). Soluzione che il Cavaliere non prende in considerazione. Intanto il Colle in pressing: riforme subito. E si continua a trattare sulle pensioni