Il decreto Rilancio tratta la cultura come si merita: un'accozzaglia di gente senza arte ma di parte alla quale lanciare un tozzo di pane in cambio di propaganda.

Il decreto Rilancio tratta la cultura come si merita: un'accozzaglia di gente senza arte ma di parte alla quale lanciare un tozzo di pane in cambio di propaganda.
Gianluca Barbera accompagna il lettore in una cavalcata sulle rotte delle grandi "esplorazioni". Vere o letterarie
Silvia Romano candidata subito. A sua insaputa. Basta un tweet del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli nel quale campeggia una fotografia della ragazza liberata, sorridente, felice, con un bel logo del Partito democratico sul vestito rosso fuoco
La celeberrima "supercazzola" del Conte Mascetti (cioè Ugo Tognazzi nel film Amici miei) è l'arte di parlare senza dire nulla, confondendo e quasi ipnotizzando l'interlocutore, già predisposto a lasciarsi incantare
Da De Niro alla Binoche: "Il Covid? Un'opportunità per diventare spartani". Peccato i loro spot milionari...
Il dibattito sul Coronavirus ha lasciato perplessi, a dir poco, gli italiani, sottoposti ogni giorno a previsioni fauste o infauste del virologo (o sedicente tale) di turno.
Tutti i giornali, da destra a sinistra, hanno registrato ieri e continuano a registrare oggi una brutta notizia: le mascherine a prezzo calmierato (50 centesimi più Iva) sono difficilissime da reperire
Oggi è il Primo Maggio, la festa del lavoro, ma forse sarebbe meglio cambiare nome in tragedia del lavoro o dramma della disoccupazione.
Non bastava il virus, ci voleva anche la paternale.
Papà lavora "da remoto", cioè da casa, mentre il figlio, nella stanza accanto, partecipa alle lezioni in videoconferenza