
Eletto il primo segretario del Pdl: il Guardasigilli mette d'accordo tutti e rilancia il partito. Però in sella rimane ancora Berlusconi
È ufficiale. La 7 non assume Michele Santoro, neo disoccupato di lusso. E adesso come la mettiamo? Vuoi vedere che nell’annosa e nota disputa i cattivi non erano la Rai e Berlusconi, bensì il conduttore?
Alla Camera la maggioranza è stata battuta su una legge comunitaria. Il problema non è politico. Al momento del voto oltre 50 deputati di Pdl e Lega erano assenti. Una vergogna, coi tempi che corrono. BLOG C'era una volta la lobby dell'auto / P. Bonora
I pm di Roma hanno arrestato Franco Pronzato, sconosciuto al pubblico ma molto noto nel Pd. Nella stessa inchiesta, un giro di tangenti legate all'Ente nazionale per l'aviazione civile, è indagato anche Vincenzo Morichini, amico e socio di barca di D'Alema. Stesso schema contestato a Bisignani, ma nessuno parla di una possibile P5
Dopo l'inchiesta Ruby, due ragazze ne approfittano e chiedono i danni morali. Puzza di furbata per tutti, meno che per il tribunale di Milano
Nelle intercettazioni depositate da Woodcock e finite in mano alla stampa, lo sfogo a Bisignani di un amico malato. Siamo alla barbarie pura, con il solo scopo di umiliare e togliere la dignità. Napolitano deve intervenire. E Bisignani racconta ai giudici come cercò di zittire il Giornale, bloccando l'inchiesta sull'appartamento di Montecarlo
Ieri al Senato Berlusconi ha fatto un discorso come da tempo non accadeva. Non una lamentela, non un’incertezza: ha dato alcune delle risposte che il Paese chiedeva e ha dimostrato di avere i numeri per lavorare
Botte per tutti nelle carte su Bisignani: dalla Gelmini alla Carfagna, da D'Alema a Bocchino. Nel mirino anche Moretti (Fs)
Tre casi analoghi dimostrano che in Italia ci sono magistrati di parte. Papa, deputato Pdl, è coinvolto nel caso P4. Narducci ha indagato il centrodestra a Napoli e fa l’assessore per De Magistris. E Ingroia fa comizi con Santoro
Woodcock arresta Bisignani, ma punta in alto. Il gip: mancano le prove. Ma intanto le carte girano e contengono nomi illustri: anche Gianni Letta finisce nel tritacarne. Nei verbali il sottosegretario chiamato in causa da Bisignani come sponsor di una candidatura per Montecitorio