Friulani sempre in testa. Guidolin vola con il solito cocktail di stranieri Benatia l’uomo del giorno. Poi ci pensa Di Natale
Moratti e De Laurentiis, così diversi e così uguali, ma quasi tutti i giorni sotto i riflettori. Il nerazzurro se ha i nervi litiga coi tifosi, l’azzurro "sequestra" gli scooter. Dentro la sfida: Cavani assente, Pazzini e Milito malconci
Moratti: "Adesso ci serve la sua esperienza" Il tecnico: "Momento no, torneremo grandi"
Moratti non voleva Gasperini, lo spogliatoio lo ha sempre guardato con sospetto, il tecnico non è mai riuscito a chiarirsi le idee. I tifosi, quelli che si affidano a quello che vedono e non a quello che sentono, erano in ventimila scarsi a San Siro per la prima di Champions.
"Quando vai giù, è molto più facile risalire..." Torna alla difesa a tre: se cade, lo fa con le sue idee
«È il momento di cambiare? Sarà Gasperini a vedere, comunque penso di sì». Così ha risposto Moratti. E si cambia perché Moratti c'è rimasto male: «Penso che per primo l'allenatore abbia capito, quindi credo che sia lui stesso, senza bisogno di nessuna spinta, a cercare i rimedi necessari per rimettere in piedi la squadra».
Gasperini ha tenuto a rapporto la squadra, poi faccia a faccia con Branca. Zanetti ha chiesto pazienza, ha detto che Gasperini ha bisogno di tempo, che loro sono d'accordo e sicuri che sia stato solo un incidente. Tronchetti Provera ha ammesso di avere nostalgia di Mourinho. Moratti invece non ha parlato con nessuno.
L'avvocato Massimo Penco, esperto di diritto sportivo, ha spiegato: «Nel 2006/07 il Milan venne penalizzato e retrocesso al quarto posto, ma questo non gli impedì di iscriversi alla Champions e vincerla. Parliamo di un fatto accaduto nel 2005/06 quando la prescrizione dell'illecito sportivo è compresa fra i due e i quattro anni».