Da barone universitario alla Funzione pubblica: soffia la poltrona a Linda Lanzillotta e in otto mesi fa impossibili promesse di riformare ciò che in 60 anni non è mai cambiato
Viaggiatore inquieto, fu perseguitato dalle disgrazie proprie e altrui. E i suoi testi, brevi e intensissimi, riuscirono a commuovere persino il suo amico Mussolini

Per non perdere il treno della successione a Cofferati, nel ’98 declinò l’incarico che D’Alema gli aveva proposto nei Ds
La sua imbalsamazione fu un vero capolavoro E consentì ai suoi umili «fan» di continuare ad adorare per giorni la loro benefattrice, uccisa dal cancro a trentatré anni


Il lavoro fra polizze e infortuni gli pesava Riservatissimo e quasi muto anche con i parenti, iniziava la sua seconda vita di notte, quando intorno i rumori si attutivano...

Quella sera alzò il gomito e fece una battuta su Mussolini. Fu linizio dei suoi guai. Che lo portarono anche a prendersela con un presidente della Repubblica

Litigioso e virilista, amava più le bottiglie delle donne Ebbe quattro mogli e le lasciò tutte, tranne lultima che ne sopportò il caratteraccio e la sporcizia

Erede di una famiglia di artisti, seguì una strada diversa. Si innamorava di continuo e non aveva mai il coraggio di troncare le relazioni

L’estate scorsa scomodò i vertici della Quercia per salvare la poltrona del marito Pietro Modiano alla direzione generale del San Paolo Imi di Torino
