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Giancarlo Perna

Rissoso, asociale, ipocondriaco, aveva il difetto di alzare spesso il gomito. Diventò famoso per un’opera sulla palingenesi sociale ma erano migliori le sue poesie

Giancarlo Perna
Il Moro barbuto che odiava gli ebrei

Due passioni dominarono la sua breve vita: la letteratura e le donne. E confuse la prima con le seconde. Anche quando si vendicò (a parole) di Umberto di Savoia

Giancarlo Perna
Il triste autobiografo che si scriveva addosso

La madre gli insegnò «a vedere Dio nella faccia degli altri». E lui rimase fedele a quel dettato anche a costo di passare per un corruttore di giovanetti emarginati

Giancarlo Perna
Fece i salti mortali vietati ai maggiorenni

Si diceva «provvisto di doti meravigliose» e legato con un filo diretto a Dio in persona. Ma inseguiva la probità spassandosela al tavolo verde e con le ragazzine

Giancarlo Perna
Il profeta contadino che coltivava utopie

Magro come un chiodo e convinto germanofilo, portò a termine con successo la sua missione a Berlino. Ma per tutta la vita fu ossessionato dal comunismo

Giancarlo Perna
Il sottile diplomatico che vedeva «rosso»
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