Dura presa di posizione di Ankara, la quale vede nel sostegno Usa dato ai curdo siriani una delle cause dell'attentato di domenica

Dura presa di posizione di Ankara, la quale vede nel sostegno Usa dato ai curdo siriani una delle cause dell'attentato di domenica
Sergej Lavrov parla dalla sua camera d'albergo a Bali, dove è atterrato per partecipare al G20. A girare il video è la sua portavoce, Maria Zakharova, la quale smentisce le voci di un ricovero del ministro degli Esteri russo in ospedale. I due sembrano commentare ironicamente la diffusione della notizia del malore del titolare della diplomazia di Mosca. Lavrov, in pantaloncini mentre ripassa alcuni appunti, tiene a smentire in prima persona le voci sul suo presunto malessere. "Stanno scrivendo da circa dieci anni del nostro presidente che è malato - dichiara - Mosse come queste non sono nuove in politica. I giornalisti occidentali dovrebbero essere più onesti e non limitarsi ad un punto di vista che viene trasmesso per quanto riguarda gli interessi della Federazione Russa, che sono, ovviamente, ignorati".
Il ministro degli Esteri russo avrebbe accusato un malore poco dopo il suo arrivo in Indonesia, ma Mosca ha smentito: "Stampa occidentale sia più onesta"
Una donna siriana è ritenuta la principale responsabile dell'attentato, altri 21 presunti terroristi sono stati arrestati. Ankara punta il dito contro i curdi del Pkk
Il Bundestag pronto ad approvare uno stanziamento triennale a favore delle Ong che gestiscono la nave Sea Watch 5
In Qatar ritorna la sfida diretta tra due Nazionali che rappresentano due Paesi in perenne contrasto politico. E questa volta il clima è più teso rispetto agli anni del primo incrocio a Francia '98
L'ex presidente russo è intervenuto ancora una volta su Telegram per minacciare l'Ucraina e l'occidente: "Noi da soli contro la Nato"
I migranti arrivati a Tolone sono stati posizionati dalle autorità di Parigi in una "zona di attesa internazionale": formalmente non hanno varcato la frontiera francese
Il governo tedesco ha confermato di voler andare dritto sull'accoglienza dei 3.500 migranti stabilita in sede Ue: "Ma anche l'Italia deve rispettare i suoi patti"
La minaccia francese di non farsi più carico di 3.500 migranti non ha alcun significato pratico, dal momento che Parigi aveva accolto in quattro mesi appena 38 persone da ricollocare