
Gli over 50 lo sanno bene: mantenere un corretto peso corporeo dopo una certa età è difficile perché il metabolismo tende a rallentare. A contribuire a questo fenomeno concorre senza dubbio una dieta sbagliata ricca di cibi ultra-processati e di zuccheri semplici. Alcuni alimenti, oltre a fare ingrassare, sono deleteri per la salute in generale. Scopriamo insieme quali sono e perché dovrebbero essere evitati.
Perché il metabolismo rallenta dopo i 50 anni
Gli esperti concordano sul fatto che, dopo una certa età, si assiste ad un cambiamento della composizione corporea. Il corpo è costitutito da una massa grassa e da una massa magra. Della prima fa parte il tessuto adiposo che è distribuito in maniera differente a seconda della struttura fisica personale. La seconda, invece, include i muscoli, le ossa e le cartilagini.
Con il passare degli anni tale composizione cambia, ma la colpa principale non è da imputare all'invecchiamento. Semplicemente nel tempo muta il proprio stile di vita. Infatti si diventa più sedentari e proprio la mancanza di attività fisica comporta una riduzione della componente muscolare, quella che fisiologicamente brucia più energia.
Il rallentamento del metabolismo che ne consegue, nelle donne, può essere legato anche alle variazioni ormonali che sopraggiungono con l'avvento della menopausa. Non è un caso che le donne che vivono questo particolare momento della vita sperimentino spesso sensazione di gonfiore e cattiva digestione.
La dieta e il metabolismo dopo i 50 anni
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che l'assenza di movimento e i cambiamenti ormonali favoriscono dopo i 50 anni un rallentamento del metabolismo. Tuttavia è bene ricordare che un altro fattore determinante è una dieta scorretta. Spesso, dopo una certa età, si presta meno attenzione a ciò che si mangia e alle porzioni dei cibi.
La riduzione dell'attività fisica, assieme all'incremento dell'apporto calorico, è un circolo vizioso pericoloso per il mantenimento del peso corporeo e del benessere globale. Esistono alcuni alimenti, per la precisione quattro, il cui consumo dovrebbe essere bandito o drasticamente ridotto.
Cibi ultra-processati
Gli snack confezionati, le salse, i condimenti industriali e i cibi pronti sono pieni di grassi trans, di zuccheri aggiunti e di conservanti, ma privi di vitamine e minerali. Questi, oltre all'aumento del peso, spianano la strada alle malattie metaboliche.
Meglio prediligere alimenti freschi e salutari come frutta, verdura, pesce e carni magre.
Cibi ricchi di zuccheri semplici
Che siano cereali da colazione, succhi di frutta o merendine, poco importa. Tutti questi cibi contengono quantità esagerate di zuccheri semplici che, essendo assorbiti rapidamente dall'organismo, provocano picchi glicemici, favoriscono l'accumulo di grasso e contribuiscono all'avvento di malattie cardiache e del diabete.
L'alternativa salutare consiste nello scegliere gli zuccheri complessi presenti nei cereali integrali e nella frutta.
Carboidrati raffinati
Il pane bianco, il riso e la pasta dopo i 50 anni sono i principali responsabili dell'accumulo di grasso addominale. Attenzione, poi, ai picchi glicemici e alla conseguente sensazione di fame anche se si ha da poco finito di mangiare.
Per mantenere il senso di sazietà più a lungo è bene optare per i cereali integrali (quinoa, farro, avena) che, essendo ricchi di fibre, aiutano anche a regolare il metabolismo.
Alcol
Il consumo eccessivo di alcol fa male a qualsiasi età, ma ancor di più quando si sono superati i 50 anni a causa dell'elevata quantità di calorie che contribuiscono all'accumulo del grasso addominale. Esso, inoltre, è in grado di influenzare negativamente la digestione.
Se non si vuole rinunciare all'alcol, l'ideale sarebbe prediligere un bicchiere di vino rosso o di birra dalla gradazione non molto forte.
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