Harry e Meghan fanno gli ambientalisti ma usano 7 auto di scorta per percorrere 60 metri

Harry e Meghan tornano a New York dopo il presunto inseguimento avvenuto 5 mesi fa, ma ancora una volta è polemica

Harry e Meghan fanno gli ambientalisti ma usano 7 auto di scorta per percorrere 60 metri

Harry e Meghan sono tornati a New York per partecipare a un evento dedicato alla salute mentale e organizzato dalla Archewell, la loro fondazione. L’impegno sociale, però, è stato oscurato da una polemica sulla sicurezza che dipinge i due come una sorta di divi vittime del sistema, addirittura un po’ paranoici e, nello stesso tempo, evidenzia una presunta discrepanza con il loro tanto sbandierato attivismo ambientalista.

Di nuovo a New York

Harry e Meghan tornano sul proverbiale “luogo del delitto”, ovvero New York. Infatti nella Grande Mela, lo scorso maggio, la coppia sarebbe stata inseguita da un gruppo di paparazzi, rischiando addirittura un incidente automobilistico. Per la verità sull’accaduto i giornali hanno scritto molto, presentando anche pareri discordanti. Il portavoce dei duchi raccontò così l’episodio: “La scorsa notte il duca, la duchessa di Sussex e la signora Ragland sono stati coinvolto in un inseguimento in macchina quasi catastrofico per mano di un gruppo di paparazzi molto aggressivi. Questo incessante inseguimento, durato oltre due ore, ha provocato molteplici collisioni che hanno coinvolto altri conducenti sulla strada, pedoni e due agenti del NYPD”.

La polizia e il tassista che accompagnò la coppia ridimensionarono la vicenda. Gli agenti dissero: Il duca e la duchessa di Sussex sono arrivati a destinazione e non ci sono stati feriti, arresti o collisioni…C’erano numerosi fotografi che hanno reso difficile il loro percorso”. L’autista confermò: “Non lo definirei un inseguimento, non mi sono mai sentito in pericolo”. Sembra persino che il presunto inseguimento non sia durato “due ore”, bensì molto meno, forse sarebbe stata una questione di minuti.

In ogni caso per il loro ritorno a New York, lo scorso 10 ottobre, i Sussex non avrebbero voluto correre rischi. Al Project Healthy Minds’ World in Mental Health Day Festival, summit dedicato alla salute mentale e organizzato dalla Archewell Foundation, Harry e Meghan sono arrivati con una scorta degna del Presidente degli Stati Uniti. Per percorrere 60 metri, ovvero la distanza tra il garage vicino all’Equinox Hotel, in Hudson Yards e il luogo dove si teneva l’evento, sulla 33esima strada, i duchi si sono fatti accompagnare da ben sette suv oscurati, comprese le auto della polizia. Secondo qualcuno una premura esagerata.

Ambientalisti con il suv

Per alcuni questa attenzione alla security rasenterebbe l’ossessione, per non dire la paranoia. Di cosa avrebbero paura Harry e Meghan? Inoltre molti si chiedono se una scorta da sette auto fosse necessaria per coprire una distanza per nulla ragguardevole. Senza dubbio la coppia non può muoversi senza security, data la fama planetaria. Tuttavia c’è una contraddizione nel loro modo di esporsi di fronte al pubblico: i Sussex, il principe Harry in particolare, si sono sempre presentati come ferventi ambientalisti.

Per esempio il 18 luglio 2022, durante il suo discorso alle Nazioni Unite in onore di Nelson Mandela, il duca parlò anche di cambiamenti climatici. Si soffermò in particolare sul problema della siccità, che sarebbe “un riflesso delle condizioni estreme osservate in tutto il mondo”. In quell’occasione venne bollato come “ipocrita” e la stampa fece notare che molto spesso Harry preferiva spostarsi usando inquinanti jet privati.

A New York i duchi si sono serviti di sette suv che non risulta abbiano miracolose capacità nella depurazione dell’aria. In teoria, se Harry e Meghan avessero voluto dimostrare una completa adesione alle loro opinioni, la totale coerenza con le loro tanto pubblicizzate idee, non avrebbero dovuto usare queste auto.

Sfida in pompa magna a William e Kate

Al summit di New York Harry è arrivato in giacca e cravatta, Meghan con un blazer immacolato di Altuzarra da 987 dollari, come riportato dal Daily Mail. La duchessa ha parlato dei pericoli dei social sulla salute mentale, ricordando di aver incontrato famiglie che hanno perso i loro cari proprio a causa delle pressioni, delle cattiverie, dei veri e propri abusi subiti nel mondo virtuale. Ha confessato di temere per i suoi figli, benché siano ancora piccoli, quindi il problema non si pone nell’immediato.

Si tratta di un tema delicato, importante, terribilmente attuale che, però, è stato in parte oscurato dalle polemiche sulla sicurezza di Harry e Meghan. Ai tabloid non è sfuggita nemmeno la strana coincidenza che ha visto i duchi parlare di salute mentale nella Grande Mela e, quasi contemporaneamente, William e Kate affrontare lo stesso argomento a Birmingham, durante il forum organizzato con la collaborazione della Bbc Radio 1 e della charity The Mix. Certo, il 10 ottobre è il World Mental Heath Day, la giornata dedicata alla salute mentale.

Dovevamo aspettarci iniziative sia dai principi, sia dai duchi, visto che questo tema è caro a entrambe le coppie. Eppure rimane il dubbio che ci sia stata un’accurata pianificazione per far quasi coincidere i due eventi, alimentando una competizione basata sulla popolarità e sulla credibilità.

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