Silvio Berlusconi

Berlusconi e Agnelli: caratteri diversi, personalità contrapposte, gusti agli antipodi. Ma la stessa capacità istrionica di catalizzare l’ammirazione della gente. Il carisma del Cav giocato sull’empatia «pop» trasversale alle 111 classi sociali, quello di Gianni centrato sullo spirito snob dell’élite. Per entrambi lo stesso destino: amati o odiati

Tony Damascelli
Il derby tra due grandi così vicini, così lontani

Dal via libera a Dini fino all’esecutivo Draghi passando per le dimissioni che portarono alla nascita del governo Monti, il Cavaliere ha sempre anteposto gli interessi nazionali ai calcoli elettorali. Quando nel 2013, con la crisi del Pd dopo il siluramento di Prodi e Grillo che evoca la rivolta delle piazze, garantì la «pace» con l’appoggio a Enrico Letta

Pasquale Napolitano
Il grande pacificatore che assicurò la stabilità
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