(La Presse) I feretri dei carabinieri morti nell'esplosione di Castel d'Azzano, nel Veronese, Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, sono arrivati accompagnati da un lungo applauso della piazza sul sagrato della basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova, dove si tengono i funerali di Stato. Ad accogliere le tre bare, avvolte dal tricolore, il picchetto d'onore. Sono entrati nell'abbazia, oltre alle più alte cariche dello Stato quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fontana, anche alcuni dei feriti, tra cui il carabiniere Domenico Gabriele Martella.

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Strage casolare, i feretri dei carabinieri accolti dagli applausi a Padova

L'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione per aver archiviato troppo rapidamente la posizione di Andrea Sempio in un filone dell'indagine sul delitto di Garlasco, davanti al Riesame ha rivendicato la propria innocenza. Si è detto altresì convinto dell'innocenza di Sempio e della colpevolezza di Stasi. Infine ha accusato la procura di Brescia di spendere troppi soldi per cercare di ribaltare l'accusa contro Alberto Stasi. Ma di fronte a un caso di omicidio e al rischio che un innocente sia in carcere e un colpevole in libertà, si può fare una questione di soldi?

Luca Fazzo
Troppi soldi per risolvere un caso?

La Procura di Roma non molla sul caso Almasri. Punta a fare processare Giusi Bartolozzi, capo di Gabinetto del Guardasigilli Nordio, per falsa testimonianza. Un modo per fare transitare (e rendere pubblici) gli atti, ora segreti, sulla liberazione del generale libico. Processando nei fatti il governo per interposta persona. Una cosa è certa: quando i poteri dello Stato entrano in contrapposizione, non è mai un bello spettacolo. Il commento di Luca Fazzo

Luca Fazzo
Almasri, il brutto spettacolo della guerra tra poteri dello Stato

Una giovane è stata arrestata stamani dalla Squadra mobile di Reggio Calabria perché accusata di avere ucciso, soffocandoli, i suoi due bambini appena partoriti, di occultamento dei loro corpi nonche' di soppressione di cadavere in relazione a un ulteriore bambino o bambina partorito tre anni fa. Nei confronti della donna, il gip ha emesso un'ordinanza di arresti domiciliari con braccialetto elettronico su richiesta della Procura. Le indagini sono iniziate nel luglio dello scorso anno, quando i genitori della giovane hanno trovato, in un armadio di casa in località Pellaro, i corpicini dei due neonati avvolti in una coperta. La ragazza, che ha 25 anni, era già indagata dal momento del ritrovamento dei corpicini, scoperti dalla madre in un armadio della loro abitazione a causa del cattivo odore. La donna avvertì subito la polizia. Accertamenti avrebbero confermato che i due neonati erano figli dell'indagata, nati vivi e che la morte era stata causata da soffocamento.

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Reggio Calabria, giovane arrestata per avere ucciso i figli appena partoriti

John Elkann non ha pagato le tasse di successione, per cui è stato processato e condannato ai servizi sociali. Ma stavolta nessuno usa i toni riservati a Berlusconi quando ha dovuto espiare una condanna simile

Vittorio Feltri
Elkann condannato ma mica tanto
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