Leggi il settimanale

Fabrizio Corona all'arrivo in procura a Milano per essere interrogato rispetto all'accusa di revenge porn dopo la querela del giornalista e conduttore tv Alfonso Signorini. L'ex re dei paparazzi è stato denunciato dopo la pubblicazione di foto intime e chat di Signorini, nella puntata di Falsissimo su YouTube.

Manuela Messina
Fabrizio Corona all’arrivo in tribunale a Milano

(LaPresse) “Abbiamo fatto un concordato, a volte bisogna cedere delle cose per andare avanti. Sono contento si sia chiusa oggi senza ulteriori anni di vita buttati e anche per un bene superiore che è quello della minore. La guerra fa male a tutti. È andata bene, abbiamo fatto un concordato per un bene superiore, oggi è una buona giornata. Chi vuole speculare speculi, ma intanto tutti i soggetti coinvolti possono andare avanti senza conflitti, la guerra porta guerra e io non voglio conflitti”. Così Leonardo Caffo al termine della sentenza d’Appello del tribunale di Milano che ha condannato il filosofo a 2 anni di reclusione per maltrattamenti, con sospensione condizionale, accettando il concordato tra le parti.

Redazione web
Caso Caffo, il filosofo: "A volte bisogna cedere cose per andare avanti"

(LaPresse) - "Oggi verrà messo il suggello su perizie che peraltro sono state depositate e lette. Non sappiamo se il giudice concederà ai periti e ai consulenti di illustrare le proprie conclusioni, potrebbe anche evitarlo perché la documentazione ci è stata data per tempo. Il suggello su un dato probatorio già compiuto". Lo ha detto Libero Cataliotti, avvocato difensore di Andrea Sempio, prima di entrare in tribunale a Pavia per l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco, quando, il 13 agosto 2007, fu uccisa Chiara Poggi. "La nostra linea è che pur avendo la dottoressa Albani fatto il possibile e lavorato egregiamente - ha affermato - c'è un vulnus di partenza cioè il fatto che il dato non è stato replicato con uguale risultato e questo rende la comparazione e cioè l'uso di quei reperti per identificare quantomeno la linea genitoriale rende il risultato giuridicamente inutilizzabile".

Redazione web
Delitto Garlasco, legale Sempio: "Per noi Dna giuridicamente inutilizzabile"

(LaPresse) "Vuole manifestare il rispetto per l'autorità giudiziaria e credo che sia l'atteggiamento giusto da tenere, rispetto e interesse. Non entro nel merito, dobbiamo entrare e ogni parte deve fare il proprio dovere. Alberto anche all'uscita non rilascerà dichiarazioni, ci teneva a esserci". Così l'avvocato Antonio De Rensis che arriva a Pavia per l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco insieme al suo assistito Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere per la morte di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007.

Redazione web
Delitto Garlasco, legale Stasi: "Ci teneva a esserci"

Il tribunale fa slittare ancora la sentenza sui bambini di Palmoli, come se contassero solo le carte: qui c'è in ballo il Natale di esseri umani in carne e ossa che stanno vivendo un trauma

Luca Fazzo
Il Natale nel bosco

Due donne condannate per lo stesso omicidio. Ma solo una delle due ha confessato ed è anche l’unica ad aver lasciato tracce nella casa della vittima. Lida Taffi Pamio, 87 anni, viene uccisa nel 2012 a Mestre. Sull’interruttore c’è una traccia mista: sangue dell’anziana e sudore di Susanna “Milly” Lazzarini. Non c’è DNA di Monica Busetto, che però viene condannata per una collana trovata nel suo portagioie. Oggi quella collana, la prova regina, è contestata: secondo più esperti non corrisponderebbe a quella che Lida portava al collo. Tra tracce, confessioni e prove incerte, resta un dubbio enorme: abbiamo condannato la persona giusta? La video analisi investigativa di Alessandro Politi è online

Alessandro Politi
Due donne in cella per lo stesso caso. Ma una forse non c’entra niente

La Procura di Milano ha chiesto di condannare a 1 anno e 8 mesi Chiara Ferragni nel processo per truffa aggravata sul Pandoro Pink Christmas e la beneficienza legata alle uova di Pasqua

LaPresse
Pandoro-gate, Chiara Ferragni in tribunale: chiesta la condanna di un anno e otto mesi

Il 24 di origini marocchine è stato fermato dopo un inseguimento a piedi: si era nascosto nelle cantine di un palazzo di Barriera Milano a Torino

Francesca Galici
L'arresto del "capo dei maranza"

Undici giudici contro una procura della Repubblica. Il conto l'ha fatto l'imprenditore Manfredi Catella, ch qualche mese fa fu prelevato da un aereo e fatto scendere con l'avviso di garanzia per corruzione. Gli undici giudizi sono quelli che hanno bocciato definitivamente le ordinanze di cattura emessa all'inizio di questa estate dalla procura di Milano contro Catella e altre sei indagati nell'ambito dell'indagine sull'urbanistica. Ma cosa rimane, oggi, di questa indagine?

Luca Fazzo
Cosa rimane dell'inchiesta di Milano sull'urbanistica?

Le immagini dell'agguato, avvenuto lo scorso 5 novembre, del 46enne rumeno alla ex compagna, a Seregno. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe localizzato l’ex con un gps nascosto nella sua auto: le avrebbe lanciato in faccia il liquido infiammabile. Si è salvata chiudendosi in auto

Redazione web
"Vuoi vedere i figli?", poi l'acido in faccia. Il video dell'agguato del rumeno alla ex
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica