Cronaca giudiziaria

Sull'inchiesta relativa all'urbanistica a Milano vi è grande incertezza. Non solo per alcuni indagati, che la sera vanno a dormire senza sapere se verranno arrestati, ma anche per il futuro della città, per via del ginepraio dovuto a sentenze contrastanti sul tema. Il commento di Luca Fazzo

Luca Fazzo
Ragnatela normativa e sentenze contrastanti, cosa succede a Milano

Sì è avvalso della facoltà di non rispondere. Abbiamo depositato una breve memoria che attiene solo alla mancanza di esigenze cautelari che motiverebbero la richiesta del pubblico ministero". Lo afferma Eugenio Bono, difensore di Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio, al termine dell'interrogatorio preventivo davanti al gip di Milano Mattia Fiorentini. Nell'inchiesta sull'urbanistica, Marinoni (la procura ha chiesto il carcere) deve rispondere di falso, conflitto di interesse e alcuni episodi di corruzione. "La nostra tesi è che non c'è nessun episodio corruttivo nel sistema delineato dalla Procura di Milano, non c'era nessun sistema", conclude il legale che decide di non rispondere ad altre domande sull'inchiesta che vede 74 indagati.

Luca Fazzo
L'avvocato di Marinoni: "Non c'è sistema corruttivo"

La maxi-inchiesta sulla malagestione dell'urbanistica che sta sconvolgendo la metropoli lombarda ha svelato un tragicomico equivoco

Luigi Mascheroni
Cemento amato

Durante una serie di controlli la Gdf ha pescato, nei pressi delle stazioni, dell’aeroporto di Capodichino e dei porti un gruppetto di tassisti abusivi, alcuni estremamente abusivi

Guardia di Finanza
Taxi abusivi a Napoli: l'operazione della Finanza

Tutti colpevoli, nessun colpevole. Ma parenti, avvocati e giornalisti non possono essere messi sul banco degli imputati per salvare la faccia ai soli colpevoli della gogna mediatica che vanno cercati nelle procure

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Le toghe l’hanno uccisa di nuovo

Gli errori degli investigatori dell'epoca ebbero l'effetto di distruggere il suo alibi per le ore dell'omicidio di Chiara Poggi. Tra i tanti passaggi incredibili delle indagini sull'omicidio di Garlasco emerge ora anche questo. Il commento di Luca Fazzo

Luca Fazzo
Il pc di Stasi "asfaltato": si era già deciso il colpevole?

Si scopre che due noti militanti del mondo no global, Luca Casarini e Beppe Caccia, sono stati spiati con Paragon, il super sistema di intercettazione israeliano. La richiesta è partita dalla Meloni? No, è stato il governo "Conte due", cioè quello in cui il PD, oggi scandalizzato dall'affare Paragon, era al governo insieme ai 5 Stelle e su richiesta direttamente del premier Giuseppe Conte che all'epoca si era tenuto per sé saggiamente la delega ai servizi segreti

Luca Fazzo
Spie, il Copasir smonta il caso Paragon
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