"Scrissi la mia laurea sostenendo che la moneta unica era una gran sciocchezza... poi quando sono tornato in Italia dagli Usa negli anni Novanta ho visto che le condizioni dell'Europa erano molto cambiate, i paesi erano più vicini e forse valeva la pena di avere una moneta comune. Il mio è un europeismo pragmatico e coi piedi per terra" Così Draghi al Meeting di Rimini. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: "Nasco euroscettico, nella tesi scrissi che la moneta unica era una sciocchezza"

"Scrissi la mia laurea sostenendo che la moneta unica era una gran sciocchezza... poi quando sono tornato in Italia dagli Usa negli anni Novanta ho visto che le condizioni dell'Europa erano molto cambiate, i paesi erano più vicini e forse valeva la pena di avere una moneta comune. Il mio è un europeismo pragmatico e coi piedi per terra" Così Draghi al Meeting di Rimini. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: Il mio è un europeismo pragmatico e coi piedi per terra

"Per affrontare le sfide di oggi l'Unione Europea deve trasformarsi da spettatore o al più comprimario in attore protagonista. Deve mutare anche la sua organizzazione politica che è inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici. E le riforme in campo economico restano condizione necessaria in questo percorso di consapevolezza. Dopo quasi ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, la difesa collettiva della democrazia è data per scontata da generazioni che non hanno il ricordo di quel tempo. La loro convinta adesione alla costruzione politica europea dipende anche, in misura importante, dalla sua capacità di offrire ai cittadini prospettive per il futuro quindi anche dalla crescita economica che in Europa è stata negli ultimi trent'anni ben più bassa che nel resto del mondo". Così Draghi al Meeting di Rimini. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: Ue deve trasformarsi da spettatore ad attore protagonista

"La Corte dei Conti Europea ha già avvertito che ci sono poche probabilità che l'Unione Europea raggiunga il suo obiettivo di aumentare per il 2030 la quota di mercato globale in questo settore al 20% da meno del 10% oggi. Quindi, sia per quanto riguarda la dimensione del mercato interno, sia per quella delle tecnologie torniamo al punto fondamentale: l’Unione Europea per raggiungere questi obiettivi dovrà muoversi verso nuove forme di integrazione.". Così Draghi al Meeting di Rimini. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi: Ue deve muoversi verso nuove forme di integrazione

“Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi imposti dal nostro più grande partner commerciale e alleato di antica data, gli Stati Uniti. Siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, una decisione che forse avremmo comunque dovuto prendere - ma in forme e modi che probabilmente non riflettono l'interesse dell'Europa. L’Unione Europea, nonostante abbia dato il maggior contributo finanziario alla guerra in Ucraina, e abbia il maggiore interesse in una pace giusta, ha avuto finora un ruolo abbastanza marginale nei negoziati per la pace”, lo ha detto Mario Draghi sul palco del Meeting di Rimini. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi al Meeting di Rimini: "Ue marginale e spettatrice su Ucraina, Iran e Gaza"

L'ex premier Draghi interviene sul palco del Meeting di Rimini. Accolto da un lungo applauso del pubblico, Draghi non indossa la cravatta. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Draghi senza cravatta sul palco del Meeting di Rimini

L'ex premier Mario Draghi interviene sul palco del Meeting di Rimini, per lui un lungo applauso del pubblico. Meeting Rimini (Alexander Jakhnagiev)

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Lungo applauso per Draghi al Meeting di Rimini

"Siamo contrari al salario minimo legale perché pensiamo che l’azione contrattuale, che nel nostro Paese è particolarmente diffusa, sia lo strumento e il modo attraverso il quale bisogna elevare i salari, anche di chi ad oggi è al di sotto dei 9 euro. Crediamo che, per quanto riguarda le materie lavoristiche l’intervento per legge non debba esserci, devono essere le parti sociali, le imprese e il governo a trovare i rimedi giusti" così la segretaria della Cisl Daniela Fumarola, a margine della sua partecipazione al meeting di Rimini. (Alexander Jakhnagiev)

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Fumarola (Cisl): "No al salario minimo legale, la legge non dovrebbe intervenire nel lavoro"

"I salari crescono se si rinnovano i contratti pubblici e privati, se si interviene sul cuneo fiscale, noi coglieremo l'opportunità della nuova manovra per chiedere di continuare su questo passo. Dobbiamo però avere attenzione a salari e pensioni, chiediamo di intervenire sul ceto medio e famiglie perché sono state le più colpite in questi anni difficili, ma il ceto meglio e le famiglie sono quelle che più di altri hanno sofferto" così la segretaria della Cisl Daniela Fumarola, a margine della sua partecipazione al meeting di Rimini. (Alexander Jakhnagiev)

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Fumarola (Cisl): "I salari possono crescere se si cambiano i contratti collettivi"

"Come abbiamo già detto altre volte, noi siamo assolutamente contrari ai dazi perché creano problemi alle imprese, creano problemi ai lavoratori, creano problemi all'economia e alle filiere del nostro paese. Certo, un dazio al 15% è meglio che dazi al 50%. Noi continuiamo a dire che c'è bisogno che si continui ad intervenire sull'Europa perché l'Europa deve occuparsene. Il nostro governo lo deve fare attraverso l'Europa. Continuiamo a sostenere che bisogna assolutamente proteggere le imprese, bisogna proteggere il lavoro e bisogna trovare nuovi sbocchi commerciali per non dipendere da situazioni di questo tipo" così la segretaria della Cisl Daniela Fumarola, a margine della sua partecipazione al meeting di Rimini. (Alexander Jakhnagiev)

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Dazi Usa, Fumarola (Cisl): "Il 15% è meglio del 50%, ma serve intervento Ue per proteggere imprese"
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