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Gli agenti della polizia di Stato avevano fermato l’egiziano ed un suo compagno per effettuare un controllo, trovandoli in possesso di alcuni grammi di marijuana ed un arnese da scasso. All’arrivo in questura, dove si sono svolte le formalità per la denuncia a piede libero, è avvenuta l’aggressione: i racconti delle due parti, tuttavia, non coincidono

Federico Garau
Piacenza, egiziano pesta agenti e li accusa di averlo aggredito

Gli agenti della polizia di Stato avevano fermato l’egiziano ed un suo compagno per effettuare un controllo, trovandoli in possesso di alcuni grammi di marijuana ed un arnese da scasso. All’arrivo in questura, dove si sono svolte le formalità per la denuncia a piede libero, è avvenuta l’aggressione: i racconti delle due parti, tuttavia, non coincidono

Federico Garau
Piacenza, egiziano pesta agenti e li accusa di averlo aggredito

Protagonista è una giovane donna di 27 anni, che intorno alle 19 di ieri è stata avvicinata da due persone, una delle quali - un libico di 26 anni - ha approfittato di un suo attimo di distrazione, per sfilarle dalle mani lo smartphone

Fabrizio Tenerelli
Libico scippa 27enne dell'Iphone, patteggia 2 anni ed è libero

(Agenzia Vista) Kenya, 21 novembre 2018 Silvia Costanza Romano, giovane volontaria milanese di 23 anni, è stata rapita sulla costa sud orientale del Kenya, intorno alle 20 ora locale. Il fatto sarebbe accaduto durante un attacco a Chakama, a circa 60 chilometri a ovest di Malindi. La ragazza lavora per l'organizzazione 'Africa Milele Onlus', e stava partecipando a un progetto di cooperazione internazionale. Stando alle prime ricostruzioni si parla di un assalto nella zona del mercato del villaggio di Chakama, si ipotizza il reato di sequestro di persona per finalità di terrorismo. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine coordinato dal pm Sergio Colaiocco Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Agenzia Vista
Infografica - Rapita volontaria milanese in Kenya

(LaPresse) Via del Quadraro, periferia a est di Roma, zona considerata roccaforte della famiglia Casamonica: è iniziata la demolizione delle ville abusive sgomberate dalla polizia locale. Estorsione, spaccio, corruzione, racket, riciclaggio di denaro, prostituzione, appalti, usura, scommesse sportive, furto, rapina, gioco d'azzardo e omicidio: sono queste le 'attività' del clan i cui primi esponenti arrivarono nella capitale dal Molise e dall'Abruzzo alla fine degli Anni Cinquanta. Da decenni, a Roma, si sono stanziati nelle periferia Sud-Est: Romanina, Anagnina, Porta Furba, Tuscolano, Spinaceto e più giù, verso sud, fino ad arrivare a Frascati e Monte Compatri.

LaPresse
Casamonica, al via al Quadraro la demolizione delle ville abusive

I tagli dei fondi alla struttura d’accoglienza iniziano a crere agitazione tra i richiedenti asilo, che non hanno alcuna intenzione di pagare i biglietti per i mezzi pubblici, cosa che era loro stata da sempre elargita gratuitamente. Tra i rivoltosi anche 80 che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno ma pretendono il denaro per raggiungere le mete scelte

Federico Garau
"Non paghiamo per l'autobus". Migranti in rivolta contro i tagli di Salvini
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