Difesa

Il video è andato in onda poche ore dopo che il Pakistan ha affermato di aver usato proprio i missili PL-15E per abbattere cinque aerei da combattimento indiani. La Cctv, ha sottolineato il South China Morning Post, ha trasmesso per la prima volta il filmato a luglio dello scorso anno. La sua ripubblicazione, giovedì, è stata interpretata sui social media cinesi come un'indicazione che la linea di produzione missilistica aveva raggiunto bassi costi e un'elevata capacità, probabilmente a indicare l'intenzione di rafforzarsi ulteriormente. La clip ha messo in evidenza il PL-15E, una versione da esportazione del missile aria-aria PL-15 progettato per ingaggi a lungo raggio, mostrando bracci robotici eseguire senza problemi attività come l'installazione di componenti, la saldatura e i controlli di qualità degli armamenti. Gli esperti interpellati nel video hanno affermato che il passaggio della Cina alla "produzione intelligente" ha consentito una produzione senza personale 24 ore su 24, con sistemi in grado di adattarsi a diverse varianti di missili per accelerare la produzione e ridurre i costi.

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La Cina rafforza la produzione dei suoi missili PL-15

Nelle ultime ore la China Central Television (Cctv), ossia l'emittente statale cinese, ha analizzato a fondo il sistema di lancio di jet in azione sulla portaerei più avanzata della Cina: la Fujian, colosso dei mari che dovrebbe essere ufficialmente entrare in servizio entro la fine dell'anno corrente. Ebbene, in un filmato diventato virale sui social d'oltre Muraglia vediamo in azione il sistema di catapulta elettromagnetica con la vista di un velivolo non identificato che sfreccia sul ponte della nave da guerra. Perché questo video è importante? Semplice: perché fa evaporare come neve al sole le speculazioni in merito al fatto che la Fujian sarebbe stata pronta per la fine del 2025, sottolineando invece la complessità della citata tecnologia e lasciando intendere che il sistema avrebbe richiesto ulteriori prove in mare.

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Ecco come funziona la nuova portaerei della Cina

Pesa meno di un chilogrammo. È simile a una borraccia termica ma non è un oggetto per un uso quotidiano. Al contrario è l'ultimo micro-drone progetto dalla Cina e che dovrebbe presto essere al servizio dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA). Il nuovo Uav del Dragone, scrivono i media cinesi, è in grado di trasportare fino al doppio del suo peso grazie al sistema a doppio rotore coassiale. È dotato di un processore neurale integrato che utilizza l'intelligenza artificiale per il puntamento, consentendo a un singolo operatore di controllare più droni contemporaneamente. Il drone in questione, definito "il primo del suo genere", è silenzioso e dotato di rotori pieghevoli e vani di carico modulari, che gli consentono di supportare missioni di ricognizione e di attacco. Può essere armato, ha scritto il portale Defence Post, con un massimo di tre granate e lanciato da un lanciagranate da 35 mm per un decollo più rapido e una maggiore gittata. Il South China Morning Post ha fatto sapere che lo sviluppo dell'Uav sostiene il piano di Pechino di "acquisire un vantaggio iniziale nella guerra intelligente".

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Il nuovo mini drone della Cina in azione

Lo scorso 4 aprile, nella provincia di Liaoning, è invece emersa una nitida foto del caccia stealth della Shenyang Aircraft Corporation (SAC), denominato ufficiosamente J-50, seguita da video che lo ritraggono in volo. Fino a questo momento ci sono state poche segnalazioni del J-50, dalla sua prima apparizione in una clip piuttosto sfuocata a dicembre, quindi gli ultimi avvistamenti hanno fornito agli osservatori maggiori dettagli sul misterioso velivolo.

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Cina, avvistato in volo il misterioso caccia J-50

Sui social cinesi è spuntato un nuovo video con protagonista il super caccia stealth senza coda J-36. Il filmato in questione, a differenza degli altri fin qui condivisi, offre finalmente un'eccellente visuale che consente di osservare il misterioso mezzo presumibilmente ancora in fase di svilppo. Nella clip si vede il jet trimotore in avvicinamento finale per l'atterraggio presso l'aeroporto della fabbrica del suo produttore, la Chengdu Aircraft Corporation (CAC), nella provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale. Non c'è alcuna certezza sulla data delle riprese: non sappiamo quindi a quando risalga il video mentre sembrerebbe esser stata confermata la location dell'aeroporto della CAC, dove lo scorso dicembre il velivolo era stato avvistato per la prima volta.

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Il video che mostra l'atterraggio del nuovo caccia stealth cinese J-36

Non è una bomba classica ma neppure un missile. Qualche giorno fa l'India ha testato con successo due bombe plananti molto particolari. La prima, denominata Gaurav, è una bomba planante a lungo raggio (LRGB) sganciata da un caccia Sukhoi Su-30 MKI in dotazione all'Aeronautica Militare indiana (IAF). La seconda, Glide, è invece una bomba leggera a guida di precisione chiamata SAAW (Smart Anti-Airfield Weapon). Ebbene, le cosiddette LRGB si stanno affermando come tecnologie rivoluzionarie che uniscono precisione, convenienza economica e flessibilità strategica. Queste munizioni, progettate per planare su lunghe distanze e colpire bersagli con la massima precisione, hanno infatti ridefinito il modo in cui le forze armate proiettano la loro potenza, neutralizzano le minacce e riducono al minimo i rischi per il personale e le risorse. L'India ha scelto di puntarci.

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L'India testa una bomba planante a lungo raggio (LRGB)

Un nuovo drone navale per incrementare le difese militari da una possibile invasione cinese. Taiwan ha svelato un nuovo jolly, il primo del suo genere ad essere stato sviluppato appositamente per la Marina di Taipei. Si chiama Endeavor Manta, è un cosiddetto uncrewed surface vessel (USV) ed è stato svelato dalla China Shipbuilding Corporation, un'azienda dell'isola che produce navi e sottomarini per uso militare e civile, durante un evento di lancio tenutosi nel porto di Kaohsiung. Le specifiche tecniche rivelate del mezzo comprendono una lunghezza di 8,6 metri, una larghezza di 3,7 metri e un dislocamento di oltre cinque tonnellate a pieno carico. Dotato di uno scafo in plastica rinforzata con fibre e alimentato da due motori fuoribordo, l'Endeavor Manta ha inoltre una capacità di carico utile di oltre una tonnellata e una velocità massima di oltre 35 nodi.

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Endeavor Manta, il nuovo drone navale di Taiwan

Nuovo avvistamento in volo per il misterioso caccia stealth senza coda della Cina. Nelle scorse ore alcuni filmati hanno immortalato il J-36 (nome ufficioso) per la seconda volta in azione dopo il battesimo di fuoco avvenuto lo scorso dicembre. Cosa sappiamo dell'ultimo jolly di Pechino? Che è stato costruito dalla Chengdu Aircraft Corporation, e che lo stabilimento dell'omonima azienda presenta un rifugio in grado di contenere la grande apertura alare dell'aereo, consentendogli di essere preparato per il volo ed effettuare i controlli finali con un tempo minimo di esposizione a spettatori e satelliti.

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Il secondo volo del nuovo caccia stealth cinese J-36

I mari dell'Indo-Pacifico ribollono. Negli ultimi giorni la Marina dell'esercito cinese ha inviato le sue navi ad effettuare manovre nei pressi di due aree strategiche. La prima riguarda lo Stretto di Taiwan, più in generale l'area marittima che separa la terraferma dall'omonima isola di Taiwan. La seconda - raro che Pechino si spinga fino a queste latitudini - coincide con il Mare di Tasman, tra Australia e Nuova Zelanda. Allo stesso tempo le imbarcazioni della Cina hanno anche effettuato pattugliamenti congiunti nei pressi di Corea del Sud, Malesia, Vietnam e Giappone, facendo scattare allarmi più o meno preoccupanti. Ma cosa c'è dietro un'attività così intensa quanto improvvisa? Quali sono i piani di Xi Jinping?

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Le esercitazioni cinesi nelle acque dell’Indo-Pacifico
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