Difesa

Un nuovo jolly per difendersi dalle minacce aree nemiche rappresentate dai droni, compresi i temibili droni kamikaze manovrabili. La Cina sembrerebbe aver testato con successo il sistema di protezione attiva (APS) GL-6 contro un razzo lanciato da un velivolo aereo senza pilota (Uav). Lo si evince da alcuni filmati diventati virali sul web, nei quali si vede un razzo a propulsione RPG-7 sparato contro un carro armato Type 96 dotato di APS che viene neutralizzato prima di colpire il bersaglio. Il citato GL-6 è costituito da due componenti principali, lanciatori torrettati che sparano proiettili con testate esplosive e una serie di piccoli radar per rilevare minacce in arrivo e dare il segnale alle torrette per attaccarle. Le torrette sono invece progettate per consentire ingaggi ad alto angolo contro minacce dall'alto. Ebbene, secondo i media cinesi affermano tale sistema è in grado di difendersi da missili guidati anticarro (ATGM), razzi anticarro di fanteria, granate lanciate a razzo e minacce aeree senza equipaggio come munizioni vaganti.

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La Cina testa il sistema di protezione attiva (APS) GL-6

Nei cieli della Cina è comparso quello che sembrerebbe essere un aereo da combattimento stealth di sesta generazione e ad alte prestazioni. Video e clip del velivolo sono già diventate virale sui social network, anche se per il momento non ci sono notizie ufficiali in merito al mezzo. Il design e le dimensioni del nuovo jolly militare del Dragone (la sua designazione potrebbe essere J-36 ma non ci sono conferme ufficiali) comprendono una configurazione senza coda e un'ala a delta modificata con linee di spigolo che si estendono fino all'area del muso. La sezione centrale della fusoliera, almeno la parte inferiore, ricorda invece vagamente il J-20, per altro presente al suo fianco nella clip che ne ha immortalato il volo di prova diurno.

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Il volo del nuovo misterioso aereo cinese

Sul web è diventato virale un video, presumibilmente diffuso dall'esercito cinese, nel quale si vede un missile balistico antinave colpire la riproduzione di un modello di una portaerei della Marina statunitense. L'esercitazione si sarebbe svolta in un importante poligono di addestramento utilizzato da Pechino nel deserto del Taklamakan. C'è subito chi ha tradotto il significato della clip in un chiaro messaggio militare, di prontezza alla guerra o a un combattimento ravvicinato nel Mar Cinese Meridionale, che la Cina avrebbe lanciato agli Usa. Altri hanno invece ipotizzato che si tratterebbe di una semplice operazione di addestramento, come tante – e simili – già andate in scena in quest'area desertica nella provincia dello Xinjiang, nell'estremo ovest del Paese. Infine, troviamo alcuni analisti che mettono in dubbio la veridicità del filmato, visto che ci sarebbero alcuni aspetti poco chiari

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Un missile contro una portaerei Usa? Lo strano video dell'esercitazione cinese

Un test missilistico per lanciare un segnale a Russia e Cina. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver effettuato, con successo, il lancio di prova di un'arma ipersonica usando il sistema missilistico Dark Eagle, sperando di lasciarsi alle spalle anni di ritardi e inaugurare una nuova spinta alla sempre più strategica corsa al riarmo dettato dalle crescenti tensioni internazionali. Nei giorni scorsi l'esercito Usa ha dunque testato un missile da un lanciatore su rimorchio presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. Le operazioni, condotte dal Rapid Capabilities and Critical Technologies Office (RCCTO) e dai programmi sui sistemi strategici della Marina, hanno coinvolto l'arma ipersonica a lungo raggio (LRHW), nota anche come missile comune All Up Round (AUR).

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Il test del sistema missilistico Usa Dark Eagle

Nei giorni in cui la Cina ha aumentato la pressione su Taiwan, inscenando le più vaste esercitazioni militari dal 1996, l'isola ha fatto sapere di aver ricevuto 38 carri armati da combattimento Abrams dagli Stati Uniti, nel tentativo di rafforzare le proprie difese di fronte a un possibile attacco da parte di Pechino. I tank, o meglio gli M1A2 Abrams, sono arrivati a destinazione la scorsa domenica e subito trasferiti in una base di addestramento dell'esercito a Hsinchu, a sud della capitale Taipei. Mezzi del genere, spiegano gli esperti, dovrebbero migliorare notevolmente la capacità di contrastare eventuali operazioni anfibie dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese.

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L'arrivo a Taiwan dei carri armati Abrams Usa

Nei giorni scorsi in Cina è apparsa una nuova imbarcazione. Dotata di un grande ponte di volo aperto, la singolare nave è stata immortalata in alcune immagini satellitari che la ritraevano in un cantiere navale presso il Guangzhou Shipyard International (GSI) sull'isola di Longxue, appena a sud-est della città di Guangzhou, nel sud del Paese. Il mezzo sembrerebbe coincidere con una portaerei leggera o una nave d'assalto anfibia, ma anche con una nave di ricerca oceanica civile (la prima del suo genere). Adesso sono emerse altre foto che consentono di inquadrare un po' meglio il mezzo, avvistato in mare presumibilmente per effettuare alcuni test. Anche se la funzione del jolly di Pechino rimane ancora poco chiara, gli screen lasciano presupporre che sia destinata a far funzionare velivoli ad ala rotante (forse droni ad ala fissa).

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La nuova misteriosa nave cinese in azione

La Russia continua a muovere i propri mezzi militari nei mari e nei cieli dell'Asia. L'ultimo episodio, avvenuto poche ore fa, riguarda un sottomarino del Cremlino che ha attraversato il Mar Cinese Meridionale al largo della costa occidentale delle Filippine. In tutta risposta Manila ha schierato una nave della Marina e aerei da combattimento per seguire il mezzo nemico e monitorarne gli spostamenti.

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Il sottomarino russo nelle acque del Mar Cinese Meridionale

La Cina potrebbe aver effettuato un importante passo in avanti nello sviluppo delle capacità militari aerospaziali. In occasione dell'appena concluso Zhuhai Airshow, una manifestazione aeronautica internazionale che si svolge ogni anno a Zhuhai, sono stati svelati molteplici veicoli all'avanguardia. Uno di questo è senza ombra di dubbio il prototipo del jet cinese da combattimento di sesta generazione, il Baidi B-Type, noto anche come White Emperor, in italiano Imperatore Bianco. A detta di alcuni esperti, la presentazione di questo aereo evidenzia l'impegno di Pechino nel voler restare all'avanguardia nell'innovazione aerospaziale.

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Il prototipo del jet cinese da combattimento di sesta generazione

Lo hanno definito la "Madre di tutti i droni" perché è in grado di trasportare velivoli senza pilota più piccoli all'interno della sua pancia. In occasione dell'Airshow China 2024, Pechino ha presentato per la prima volta il drone pesante Jetank, un drone gigantesco capace di portare, oltre a missili e bombe, anche altri droni. Il nuovo jolly militare, esposto della Aviation Industry Corporation of China (AVIC), ha un peso massimo al decollo di 16 tonnellate, una capacità di carico utile massima di sei e un'apertura alare di 25 metri. Queste e altre sue caratteristiche lo rendono uno strumento altamente interessante.

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Jetnak, il nuovo drone gigante della Cina

La Cina ha mostrato video e immagini di un nuovo, misterioso, drone stealth a forma di ala volante. Il CH-7, oltre ad avere dimensioni impressionanti, è uno dei velivoli sviluppati da Pechino per missioni di intelligence, ricognizione e sorveglianza (ISR), e pure per colpire obiettivi strategici

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Il nuovo drone cinese CH-7
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