Alle solite, ridondanti, polemiche dell'opposizione, il premier italiano replica spiegando le ragioni dietro la reticenza dei Paesi, non solo dell'Italia, di attivare il Mes
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Alle solite, ridondanti, polemiche dell'opposizione, il premier italiano replica spiegando le ragioni dietro la reticenza dei Paesi, non solo dell'Italia, di attivare il Mes
"Sulla riforma del Patto di stabilità la trattativa è "molto serrata e penso che la posizione italiana sia chiara e venga compresa e rispettata". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in video collegamento per la presentazione di Photoansa 2023 al museo Maxxi a Roma. "La trattativa è aperta. Noi - spiega la premier - abbiamo un approccio pragmatico e portiamo avanti posizioni costruttive. L'unica cosa che non ci possono chiedere di fare è dire di sì a un Patto di stabilità che nessun governo italiano potrebbe rispettare, perchè non sarebbe serio da parte nostra". Comunque "io vedo degli spiragli e siamo al lavoro per una soluzione seria che tenga conto del contesto nel quale operiamo perchè l'Europa deve essere all'altezza della situazione nella quale si trova", conclude. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Ho detto e ribadisco quello che penso, ossia che non si possa parlare di Mes se non si conosce il contesto". Così la premier Giorgia Meloni all'evento PhotoAnsa 2023 parlando della ratifica del Fondo salva Stati; Meloni rivolgendosi alla segretaria Pd Schlein, aggiunge: "Forse non sa che è uno strumento che esiste, che chi lo vuole attivare lo può attivare, e semmai ci si dovrebbe interrogare sulla ragione per la quale in un momento in cui tutti facciamo i salti mortali per reperire risorse nessuno voglia attivarlo". Poi la Presidente del Consiglio, rivolta alle opposizioni: "Se era così fondamentale ratificarlo in tempi rapidi, siete stati quattro anni al Governo perchè non lo avete fatto? Penso che la strumentalità di certi dibattiti in chiave interna non tenga conto dell'eventuale danno che si arreca all'Italia. un Governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare degli strumenti, stiamo parlando di strumenti e non di totem ideologici". Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Sul patto di stabilità io vedo degli spiragli per cui siamo al lavoro per una soluzione seria che tenga conto del contesto nel quale operiamo, perché l'Europa deve essere all'altezza della situazione nella quale si trova. Per quello che riguarda il Mes, vedo un dibattito molto italiano, se posso dire anche diciamo molto ideologico", le parole di Giorgia Meloni in videocollegamento al Photoansa 2023. / Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Penso che dobbiamo essere riconoscenti al popolo ucraino e dobbiamo essere fieri del lavoro fatto, ma anche consapevoli della stanchezza che c'è nelle nostre opinioni pubbliche e che nessuno ha mai negato. E questa è la ragione per cui mentre sosteniamo l'Ucraina, dobbiamo essere efficaci nella capacità di dare risposte alle nostre società sulle conseguenze del conflitto". L'ha detto la premier Giorgia Meloni alla presentazione del libro PhotoAnsa 2023 in corso a Roma. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)
Dopo le rimostranze violente di novembre, gli antagonisti dell'Università di Milano hanno programmato un'altra manifestazione al Senato accademico
"Io penso che l'antisemitismo sia un problema reale che sta crescendo in tutta Europa e nell'Occidente, spesso mascherato da critica verso Israele. Penso che le tante manifestazioni a favore della Palestina poi risoltesi" con persone che "inneggiavano ad Hamas ne siano una spia molto preoccupante". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in videocollegamento per la presentazione di Photoansa 2023 al museo Maxxi a Roma. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Sarà un Natale complicatissimo. Non credo che i problemi saranno risolti, speriamo che prima di Natale le cose saranno almeno avviate verso la soluzione. Bene che la politica abbiamo cominciato a prendersi le sue repsobsabilità. I lavoratori stanno portando avanti la necessità che questo Paese e faccia finalmente i conti coi suoi impegni. È inutile andare a vedere chi ha sbagliato, gli accordi del passato e cosa hanno fatto i Mittal. Mittal ha dichiarato che non è più interessato a prendersi le grandi responsabilità e quindi occorre prenderne atto. Bisogna salvare l'azienda, è fondamentale" lo ha detto Roberto Benaglia, segretario della Fim Cisl, durante la conferenza stampa organizzata davanti a Palazzo Chigi da parte dei sindacati dei lavoratori delle acciaierie (Fiom, Fim e Uilm). (Alexander Jakhnagiev)
"Se malauguratamente succederà qualcosa, allora scoppierà la rivoluzione da parte dei lavoratori per difendere gli impianti e per difendere l'occupazione. Stanno scherzando con il fuoco, sanno benissimo benissimo che non saranno in grado di governare la protesta e l'indignazione di migliaia di lavoratori" lo ha detto Rocco Palombella, segretario della Uilm, durante la conferenza stampa organizzata davanti a Palazzo Chigi da parte dei sindacati dei lavoratori delle acciaierie (Fiom, Fim e Uilm). (Alexander Jakhnagiev)
"E' necessario che il Governo si assuma la propria responsabilità. Ci sono le risorse del Pnrr, ci le risorse del Repower Eu per fare la transizione. D'altro canto però Mittal deve mettere i propri soldi per garantire la produzione e la messa in manutenzione di tutti gli impianti, per garantire salute e sicurezza. Non c'è un'alternativa, se vogliamo essere un Paese industriale, alla produzione dell'acciaio" lo ha detto Michele De Palma, segretario della Fiom, durante la conferenza stampa organizzata davanti a Palazzo Chigi da parte dei sindacati dei lavoratori delle acciaierie (Fiom, Fim e Uilm). (Alexander Jakhnagiev)