Ogni volta che sento Bossi e i leghisti commentare la manovra di Monti tiro un sospiro di sollievo. Non me ne vorranno i lettori e colleghi settentrionali, ma quando sento che le mazzate "colpiscono il Nord", io meridionale con l’aggravante di vivere a Roma, mi sento esentato dai sacrifici
Che desolante gazzarra sulla decisione (rinviata) di dedicare a Roma una via a Giorgio Almirante
Il triangolo festivo perfetto è: Natale in famiglia, Capodanno da solo, Befana in viaggio, se si può...
Evviva, abbiamo cancellato la parola d’ordine del 2011, la patonza, esultavano l’altra sera in tv i sapienti. Invece la parola d’ordine del 2012 è sacrifici: contenti?
Ma che miseria cominciare l'anno festeggiando il decennale dell’Euro e continuare nei giorni. Roba da usurai
Lasciatemi dire, senza alcun elemento di prova, che la morte di don Verzé è stata troppo perfetta per essere casuale. Non mi addentro nei meandri delle ipotesi omicide e suicide, istituzionali e private; mi basta dire che in altri tempi si sarebbe detto "la mano divina" o comunque un angelo premuroso
Ho assistito in religioso ascolto al telefilm horror Il giorno dei Monti Viventi
L’anno che finisce è stato il Napolitanno, ovvero l'anno di Giorgio Napolitano
Ora che finisce l'anniversario patriottico sarebbe giusto riportare al Pantheon la salma dell'ultimo re d'Italia
Quando muore un giornalista di razza come Giorgio Bocca non si ha voglia di ricordare i suoi errori di gioventù né quelli senili. Di mezzo c’è la carriera di una grande giornalista