Per il neo sottosegretario alla cultura, "continuare con le chiusure vorrebbe dire perpetrare un crimine contro la cultura che non è un bene comprimibile"
Per il neo sottosegretario alla cultura, "continuare con le chiusure vorrebbe dire perpetrare un crimine contro la cultura che non è un bene comprimibile"
Si chiama il "Club del Libro dei muratori". Un nome bellissimo, anche se sembra un ossimoro.
I veri maestri, alla fine, sono quelli che parlano quando serve, consegnandoci insegnamenti assennati, senza retorica, senza curarsi degli applausi, senza preoccuparsi di cosa sia utile e a chi
Partiamo dall'ottimismo: la sciagura del Covid porterà anche qualcosa di buono alla cultura. In tutto il mondo scrittori, pittori, registi, architetti, studiosi, artisti di ogni genere e importanza sono chiusi in casa da un anno
"Illustre presidente, le parlerò con i versi di Kavafis: Cosa aspettiamo qui riuniti? Oggi devono arrivare i barbari. E perché i deputati non si muovono? Cosa aspettano per legiferare? Oggi arrivano i barbari."
Non mi sono perso il tradizionale, ma sempre innovativo, concerto di Capodanno trasmesso in tutto il mondo da Vienna
Il virogolo fa il bilancio del 2020. "Ha vinto la ricerca scientifica ma hanno perso scuola e cultura", scrive su Facebook
La pandemia ha stravolto l'intero sistema. Per ripartire non è sufficiente aprire. Occorre un altro "stile"
Il paradosso dei paradossi. La chiusura dei musei è stata, ed è, una testimonianza di profonda, radicale, inciviltà.
Quale futuro attende i musei, le mostre, gli spazi d'arte, quando finalmente (quando?) si potrà parlare di ritrovata normalità e quando anche il ministro della linea dura si sarà convinto che la cultura ha bisogno d'aria per esprimersi?