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«Voci dalla strada», scritto fra il ’52 e il ’53, è dominato dalle sue paure. E dal fantasma della sorellina morta

Daniele Abbiati
Quel primo romanzo dimenticato

Cultura sterminata e umorismo, ritmi di lavoro forsennati e l’ossessione per l’ubiquità che lo mandava in depressione...

Maurizio Cabona
«Mio padre, un triste mattacchione»
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