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La terza portaerei cinese, la Fujian, ha utilizzato le sue avanzate catapulte elettromagnetiche per lanciare tre diversi tipi di velivoli, tra cui il primo caccia stealth di quinta generazione, il J-35, il caccia J-15T e l'aereo di allerta precoce KJ-600. Tutti i mezzi citati hanno completato con successo i lanci e i conseguenti test di atterraggio e arresto sul gigante dei mari di Pechino. Ricordiamo che la Fujian è la prima portaerei cinese progettata interamente e la più grande nave da guerra a propulsione convenzionale al mondo, con un dislocamento di oltre 72.500 tonnellate. È dotata di tre catapulte elettromagnetiche avanzate, ed è la seconda al mondo, dopo la classe Ford statunitense, a possedere questa tecnologia.

Redazione
Il lancio degli aerei J-35, J-15T e KJ-600 della portaerei cinese Fujian

Diciamoci una verità scomoda, "Bella ciao" non è più una canzone di libertà. Non solo è diventata un ballo da villaggio turistico o la colonna sonora di una serie tv, ma ha attraversato l'oceano per finire su una pallottola. Una situazione figlia di una cultura d'odio che vede l'avversario come un nemico da eliminare

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - Se "Bella ciao" è diventata una canzone d'odio

Charlie Kirk aveva anche delle opinioni non condivisibili, ma è stato ucciso per le sue idee, e questo è inaccettabile. Così come è inaccettabile che da sinistra non arrivino parole di solidarietà ma anzi di giustificazione per l'odio.

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - La sinistra che giustifica l'odio su Kirk

Lo State Farm Stadium pieno per i funerali di Charlie Kirk. In tutto, fra lo stadio e fuori, ci sono 200mila persone. La folla è entrata mentre sugli schermi vengono trasmesse le foto dell'attivista di destra, accompagnate da una playlist di lodi e adorazione. Gruppi vestiti di rosso, bianco e blu, alcuni con cappellini Trump Maga, sono corsi dentro, applaudendo dopo ore di coda all'esterno in attesa di entrare. Bandiere americane sono drappeggiate su entrambi i lati degli schermi con la scritta "Ricordando Charlie Kirk 1993-2025". (immagini di Lucia Magi)

Ansa
Lo stadio pieno per l'ultimo addio a Charlie Kirk

Dal campus universitario al dibattito pubblico italiano: la morte di Charlie Kirk è il sintomo estremo di un clima che da anni trasforma il confronto in odio e l’avversario in bersaglio. Un terreno avvelenato da parole che non restano parole, da simboli che diventano minacce, da un racconto culturale che legittima l’esclusione di chi non si allinea. In questa puntata di M.A.R.C. Francesco Maria Del Vigo ripercorre la vicenda di Kirk, analizza le reazioni arrivate anche in Italia e mostra come l’arroganza morale possa diventare complicità con la violenza. Non solo cronaca, ma la fotografia di un mondo che si illude di difendere la libertà mentre ne scava la fossa.

Francesco Maria Del Vigo
M.A.R.C. - Gli assassini di libertà

Tra gli organizzatori della flotilla diretta verso Gaza ci sono personaggi legati ad Hamas che usano l'iniziativa per fare propaganda, sapendo bene che gli israeliani li fermeranno a muso duro in mare. Magari puntano anche a qualcosa di sanguinoso. E molti dei volontari a bordo di quelle barche sono inconsapevoli di tutto questo, o forse non ci credono

Fausto Biloslavo
Quei legami tra Hamas e la flotilla di Greta
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