"Oggi in 20mila in tutte le piazze italiane per denunciare quel che accade nella filiera del grano, dove non c'è un'opportuna remunerazione: il costo attuale riconosciuto è di 28 centesimi, decisamente sotto i costi di produzione. Serve una giusta redditualità per continuare a guardare le sfide future in termini di innovazione, trasparenza e certezze per cittadini e consumatori. Servono controlli nella filiera, perché abbiamo il dubbio che spesso venga venduto come italiano ciò che italiano non è. Abbiamo chiesto un aumento di sostegno economico alla filiera. Servono risposte e visione, creando il meccanismo per far sì che chi lavora in agricoltura lo faccia con serenità, con una giusta soddisfazione per il loro lavoro" così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. (Alexander Jakhnagiev)

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Prandini: "Oggi Coldiretti scende in piazza in favore della filiera del grano"

"Ho assistito alla cabina di regia del Pnrr che ha visto una revisione del piano rendendolo più aggiornato alle esigenze, in un rapporto tra ministeri sulle misure che hanno avuto la capacità di attrarre di più. Sono soddisfatto particolarmente per gli interventi aggiuntivi per il Ministero dell'Agricoltura. Il risultato di avere 2 miliardi investiti sulle filiere, il che è straordinario perché porta a più di 4 miliardi gli interventi su un settore che va dalla produzione alla trasformazione, rendendo più competitivi i nostri prodotti, remunerando i nostri agricoltori, allevatori e pescatori adeguatamente. Raggiungeremo anche i target in termini di produzione di energia verde, che non si produce sacrificando i terreni, ma utilizzando impianti e infrastrutture delle aziende agricole. Ne abbiamo già finanziate 24mila e continueremo ad investire in questo settore. Questa la ricetta scelta dal Governo Meloni: non sacrificare la produzione a visioni ideologiche, ma renderla compatibile" così il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida, uscendo dalla Cabina di Regia sul Pnrr. (Alexander Jakhnagiev)

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Lollobrigida: "Da Cabina di Regia Pnrr 2 miliardi in più da investire sulle filiere"

"Serve un salto culturale che porti testate, giornalisti e inviati a sentirsi parte di una squadra più grande, quella della nazione. Non come organismi a servizio esclusivo del Governo, ma come una rete insostituibile di professionisti al servizio dei cittadini. Ambasciate, consolati, intelligence rappresentano canali sicuri, a disposizione dei giornalisti fin dalla fase di preparazione del viaggio. Conoscerli meglio è il primo passo per soluzioni innovative. L’obiettivo comune è salvaguardare un servizio indispensabile per l’intera comunità nazionale" così il sottosegretario Mantovano, all'evento Giornalisti Sicuri. (Alexander Jakhnagiev)

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Mantovano: "Serve una rete di tutela più forte per testate e giornalisti in contesti difficili"

"Senza retorica, senza il lavoro dei giornalisti la democrazia non esiste e non ha viuta. Questo seminario cerca di condividere una strada comune di collaborazione. Occrre ricordare i tanti giornalisti che hanno perso la vita o sono rimasti feriti. La lesione principale di queste aggressioni, è una lesione alla democrazia" così il sottosegretario Mantovano, all'evento Giornalisti Sicuri. (Alexander Jakhnagiev)

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Mantovano: "Senza il lavoro dei giornalisti la democrazia non avrebbe vita"

"Dopo aver inviato una lettera per il riconoscimento dei due Stati all'Anp e all'Ambasciata d'Israele, Confintesa ha fatto un secondo passo, rinunciando a partecipare allo sciopero di lunedì 22. Si è trattato solo di un atto divisivo che non ha portato nessun vantaggio né a Israele né ai palestinesi. Abbiamo mandato la settimana scorsa una lettera al presidente del Cnel, di cui siamo componenti, chiedendo l'apertura di un tavolo per una proposta di pace per il Medio Oriente. Ieri il presidente l'ha accolta, abbiamo avviato le procedure che inizieranno la prossima settimana all'interno della struttura del Cnel. Confintesa svolge un'attività non conflittuale, un'attività non di schieramento ma di responsabilità" così il presidente di Confintesa Francesco Prudenzano. (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Gaza, Prudenzano (Confintesa): "Sciopero è stato solo divisivo, si apra tavolo di pace"

In Italia c'è un gruppo di progressisti convinto di poter risolvere i problemi della Striscia di Gaza con dei gesti clamorosi come quello di prendere delle barche a vela e andare ad aiutare chi e come non si capisce. In sostanza ci sembra una spedizione velleitaria che sarebbe bene si ritirasse perché così non conviene e ci ridicolizza nel mondo

Vittorio Feltri
Flotilla vanitosa

"E' il giusto e doveroso riconoscimento per l’illustre componente di quest’Assemblea, che ha pagato con la vita la sua tenace opposizione al regime fascista. Giovanni Amendola fu il principale ispiratore e promotore di quell’iniziativa e della battaglia contro la deriva liberticida condotta in Parlamento e dalle pagine del quotidiano 'Il Mondo' da lui stesso fondato. La sua vicenda umana e politica rivela una personalità capace di coniugare riflessione filosofica e impegno civile. Le diverse esperienze vissute in giovinezza gli hanno permesso di interpretare con lucidità le aspirazioni della sua generazione e i problemi di una società in rapido mutamento. Il suo fervore intellettuale, espresso nell’appassionato lavoro giornalistico, non rimase mai fine a sé stesso. Si tradusse ben presto in un’intensa attività in difesa dei princìpi dello Stato di diritto" così il Presidente della Camera Fontana, intervenendo al convegno per ricordare il centenario della morte di Giovanni Amendola. (Alexander Jakhnagiev)

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Fontana ricorda Giovanni Amendola: "Pagò con la vita sua opposizione al regime fascista"

"Successivamente a questa decisione, mi sono permesso di porre una domanda e di muovermi sulla base di questa domanda: è proprio necessario mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza? E mi sono attivato, anche mettendomi in contatto con molti parlamentari, con le persone che potevano rappresentare o essere in contatto con gli italiani che facevano parte di questa missione. Come sapete, il Governo ha sostenuto in maniera significativa lo sforzo umanitario verso la popolazione della Striscia e siamo in grado, ancora oggi - l'abbiamo anche detto -, di far giungere, in poche ore e in piena sicurezza, tutti gli aiuti che la Flotilla sta portando" così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Flotilla, Crosetto: "Non è necessario rischiare l'incolumità di italiani per portare aiuti a Gaza"

“Nella notte tra il 23 e 24 settembre, secondo quanto denunciato dagli organizzatori della Global Sumud Flottiglia e riportato da più fonti stampa, il convoglio umanitario diretto a Gaza è stato oggetto di un attacco in acque internazionali a sud di Creta, al momento non rivendicato. […] Il Governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto. Azioni di questo tipo, condotte contro le comunità civili in mare aperto, sono totalmente inaccettabili.” Così il ministro della difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento alla Camera per l'informativa urgente in ordine agli attacchi contro la Sumud Flotilla. / Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: Governo condanna attacchi alla Flotilla, inaccettabile colpire civili in mare aperto

"Ho chiesto, anche grazie all'aiuto di molti di voi, fino a che punto voleva spingersi la Flotilla e se dovesse essere o no una nostra preoccupazione il fatto che questa operazione potesse, una volta entrata nelle acque territoriali israeliane, essere rischiosa per i cittadini, per le persone che c'erano a bordo. Ci siamo chiesti cosa noi potevamo fare, cosa il Governo poteva fare, cosa la Difesa poteva fare per fermare, per impedire che si arrivasse a un punto di non ritorno. Quello che abbiamo potuto fare era questo: quello di inviare una nave in questo momento, alla quale se ne aggiungerà un'altra, la nave Alpino, che è già partita e che dispone di altre capacità, casomai servissero, ma non è nostra intenzione muovere le navi militari per porre guerra a un Paese amico. Noi siamo lì a tutelare i cittadini italiani, come lo siamo stati, come lo sono le navi della Marina militare quando ci sono situazioni di pericolo nel Mar Libico, per i pescatori italiani, quando si avvicinano troppo alla costa libica. È lo stesso meccanismo di tutela che parte e che parte sempre" così il Ministro Crosetto durante l'informativa urgente. (Alexander Jakhnagiev)

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Flotilla, Crosetto: "Invieremo seconda nave, non per far guerra a Israele ma per tutela cittadini"
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