Promesse mantenute e certezza della pena, il messaggio del premier: “Il nostro obiettivo è prevedere 1.000 extra assunzioni nella polizia penitenziaria già nella prossima legge di bilancio”
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Promesse mantenute e certezza della pena, il messaggio del premier: “Il nostro obiettivo è prevedere 1.000 extra assunzioni nella polizia penitenziaria già nella prossima legge di bilancio”
"Abbiamo approvato un significativo disegno di legge che offre a una persona tossicodipendente, che ha commesso reati correlati alla droga, la possibilità di espiare la pena fino a un tetto di 8 anni di reclusione in regime di detenzione domiciliare all'interno di una comunità terapeutica e di iniziare in quella comunità un concreto e verificabile percorso di recupero. Fin dal momento dell'arresto, il tossicodipendente può scegliere la comunità invece del carcere. E in questo modo quella persona recupera se stessa" così la premier Meloni in un video pubblicato sui suoi social. (Alexander Jakhnagiev)
Dopo l'approvazione in Senato del ddl sulla separazione delle carriere, il gruppo Pd ha protestato in Aula mostrando il testo della Costituzione al contrario. (Alexander Jakhnagiev)
“Abbiamo iniziato una prima metà di interventi, che si sono svolti in due direzioni: uno è quello del potenziamento delle strutture carcerarie e quindi dell'aumento dei posti disponibili. […] Poi siamo intervenuti in altri due settori, il primo riguarda i tossicodipendenti, per i quali è prevista a certe condizioni una detenzione differenziata al di fuori del carcere. Un altro è quella di accelerare le procedure per chi ha diritto a una liberazione anticipata.” Così il ministro della giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa del Consiglio dei Ministri. (Alexander Jakhnagiev)
“La nostra coscienza civile, cristiana si ribella a situazioni che sono contrarie allo spirito di umanità. E quindi oggi abbiamo iniziato una prima metà di interventi che si sono svolti in due direzioni, uno è quello del potenziamento delle strutture carcerarie e quindi dell'aumento dei posti disponibili.” Così il ministro della giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa del Consiglio dei Ministri. / Chigi (Alexander Jakhnagiev)
“Abbiamo portato al Consiglio dei Ministri una serie di provvedimenti volti ad affrontare il problema carcerario, il sovraffollamento. E' un problema la cui soluzione costituisce per noi una priorità. Ma è anche un problema che non può essere risolto con la bacchetta magica, visto che si è sedimentato nei decenni.” Così il ministro della giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa del Consiglio dei Ministri. (Alexander Jakhnagiev)
“Abbiamo già detto varie volte quello che non si deve fare, cioè una liberazione anticipata, lineare e incondizionata, perché la sua motivazione dovuta al sovraffollamento carcerario suonerebbe come una resa e una debolezza da parte dello Stato.” Così il ministro della giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa del Consiglio dei Ministri. (Alexander Jakhnagiev)
"Vittoria storica e a lungo attesa, che consegnerà per il tramite del sorteggio la vera autonomia e indipendenza alla magistratura, che non sarà più soggetto all'elezione dei membri laici o dei membri togati nel Csm. Con la separazione delle carriere si dà corpo finalmente alla giustizia liberale che si svolge, in base all'articolo 111, in condizione di parità processuale di fronte a un giudice terzo e imparziale. Una vittoria nel nome di Berlusconi, del centrodestra e di quegli elettori che ci hanno votato anche per riformare la giustizia" così il sottosegretario Delmastro Delle Vedove di Fratelli d'Italia, a margine del flashmob di Fratelli d'Italia per celebrare l'approvazione in prima lettura del Senato. (Alexander Jakhnagiev)
Dopo l'approvazione in Senato del ddl sulla separazione delle carriere il gruppo M5S ha inscenato un flashmob fuori Palazzo Madama, esponendo uno striscione che riprendeva gli slogan già esposti in Aula: “Non nel loro nome”, con la foto di Falcone e Borsellino; “…ma nel loro”, insieme ad una foto di Licio Gelli e Silvio Berlusconi. (Alexander Jakhnagiev)
La prospettiva di Giulio Tremonti per il futuro economico del Paese non è rosea, tanto che l'ex ministro prospetta il cosiddetto "autunno democratico"