Politica

"Le elezioni del 9 giugno non avranno la minima influenza sul Governo italiano che durerà per tutta la legislatura. Non ci sarà alcun rimpasto, sottosegretario o presidente di commissione. In questo governo mi trovo benissimo e proseguiremo fino al 2027, poi decideranno gli italiani" detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenendo alla presentazione del suo libro Controcorrente, presso il tempo di Adriano, insieme al generale Roberto Vannacci. (Alexander Jakhnagiev)

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Europee, Salvini: "Le elezioni del 9 giugno non avranno alcuna influenza sul Governo italiano"

La candidatura del generale Vannacci e i mugugni nel Carroccio. L'all-in Salvini in vista delle Europee può costare caro

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Cosa rischia Salvini con Vannacci

"Aver voluto inserire questa riforma rappresenta invece il tassello conclusivo di questo percorso, che ci consente di avere un quadro d'insieme coordinato tra il Pnrr, la coesione, appunto, il fondo di sviluppo e coesione e soprattutto ci consente questo aspetto molto importante anche di utilizzare bene questi strumenti", le parole del ministro Fitto in conferenza stampa a Palazzo Chigi. / Youtube Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Fitto: Create condizioni che consentono di avere quadro d'insieme dei vari fondi, Pnrr e Coesione

"Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse – anche una sola - è inaccettabile", le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. / Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: 1000 morti sul lavoro in un anno sono tragedia inimmaginabile

"E' uno scambio vergogno quello tra Lega e Fratelli d'Italia, tra autonomia e premierato. Da un lato lo Spacca Italia di Calderoli che riduce i servizi sul trasporto pubblico locale, scuole, sanità, non solo per il Sud, ma per tutte le aree interne e le aree di montagna. Faremo di tutto per fermarlo. Se non dovessimo riuscirci, perché vincono con le loro prove muscolari, con i numeri, anziché con la politica, ci sarà l'unica strada che è quella del referendum. E qui al Senato proveranno a forzare le regole. Vogliono concentrare tutti i poteri nelle mani di una sola persona, di Giorgia Meloni. Non glielo consentiremo. Vogliono riscrivere alla Costituzione antifascista proprio quelli che non hanno partecipato alla sua scrittura, che l'italianiamo. Se non dovessimo riuscire a fermarli, ci penserà il popolo italiano" lo ha detto il senatore Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd. (Alexander Jakhnagiev)

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Premierato e Autonomia, Boccia (Pd): Se non riusciremo a fermarli in Parlamento faremo i referendum
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