Politica

"Nel lavoro per il documento sul salario minimo il Cnel "è partito dalla direttiva europea e non dai dibattiti parlamentari". Lo sottolinea il presidente del Cnel, Renato Brunetta, in conferenza stampa dopo l'assemblea che ha approvato il testo finale, evidenziando "come la legge non sostituisca la contattazione, ma serva per rafforzare la contrattazione. Avere una contrattazione forte è l'unica garanzia per un mercato del lavoro efficiente, equo. La buona contrattazione produce buone regole". Brunetta sottolinea inoltre che in Italia "il tasso di copertura della contrattazione è vicino al 100%". (Alexander Jakhnagiev)

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Salario minimo, Brunetta (Cnel): "La contrattazione forte è l'unica garanzia"

"Il presidente Meloni ama ripetere che ci mette la faccia, ma lo fa quando si tratta di fare qualche passerella mediatica. Sul salario minimo la faccia non ce l'ha messa perché ha rimandato la palla al Cnel di Brunetta e oggi si compie il delitto perfetto". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, parlando con i cronisti di fronte palazzo Montecitorio. "Il Cnel di Brunetta, come era immaginabile - continua -, ha fatto da sponda e addirittura rinvia la questione alla contrattazione collettiva. Non leggono le sentenze della Cassazione. Poco tempo fa, infatti, due belle sentenze della Cassazione hanno chiarito che la contrattazione collettiva è necessaria ma non sufficiente, e c'è necessità di introdurre un salario minimo legale per attuare il principio costituzionale della giusta retribuzione". "Noi non demorderemo, le forze di maggioranza hanno già preannunciato un rinvio dall'aula alla commissione, vogliono fare una melina nelle spalle dei lavoratori sottopagati, tre milioni 600mila lavoratrici e lavoratori che lavorano senza portare a casa una paga dignitosa per poter vivere. Contrasteremo in tutti i modi questo disegno scellerato: salario minimo legale subito, con noi c'è la forza dei cittadini e sono già centinaia di migliaia quelli che hanno sottoscritto la petizione per far sentire la loro voce", conclude Conte. (Alexander Jakhnagiev)

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Salario minimo, Conte: "Meloni non ci mette la faccia e con Brunetta si compie delitto perfetto"

"In 60 giorni abbiamo dato una risposta alla premier Meloni portando la posizione dei corpi intermedi e abbiamo offerto una cassetta degli attrezzi per intervenire su tutto ciò che non funziona nel nostro mondo del lavoro: dal salario minimo, ai lavoratori poveri al terzo settore. Servono norme per fare contratti migliori per tutti. Il Cnel è la casa dei corpi intermedi che dà risposte complicate. Non facciamo grida manzoniane. Il salario minimo a 9 euro l'ora? E' una semplificazione che fa male a chi ha i minimi più alti ma anche a quelli che hanno i minimi più bassi. Non è un traguardo, bensì un punto di partenza" lo ha detto Brunetta, presidente del Cnel a margine della presentazione del rapporto del Cnel. (Alexander Jakhnagiev)

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Rapporto del Cnel, Brunetta: "9 euro l'ora? Semplificazioni che non giovano agli stipendi più bassi"

"Calvino è stato forse il più importante scrittore della seconda metà del Novecento. Gli scrittori rappresentano la nazione, la sua coscienza, la sua anima. Quindi è giusto riconoscergli questo tributo", le parole del ministro Sangiuliano a margine dell'inaugurazione della mostra "Favoloso Calvino". (Alexander Jakhnagiev)

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Mostra "Favoloso Calvino", Sangiuliano: Scrittori rappresentano anima della Nazione

"Noi abbiamo fatto una scelta di stare fuori dallo scontro politico, di partire dalla direttiva europea, quindi non dai dibattiti parlamentari. Avere una contrattazione forte è l'unica garanzia per avere un mercato del lavoro efficiente ed equo", le parole di Brunetta, presidente Cnel, alla conferenza stampa sugli esiti dell’Assemblea su lavoro povero e salario minimo. / Cnel (Alexander Jakhnagiev)

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Salario Minimo, Brunetta: Contrattazione forte unica garanzia per mercato lavoro equo

Le ex ministre del governo Draghi, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna ed Elena Bonetti lanciano il "manifesto per una buona politica: popolare, non populista". Obiettivo, come spiega Gelmini in una conferenza stampa al Senato, è "superare l'attuale bipolarismo". "Personalmente sono molto rispettosa delle diverse sensibilità in Azione ma vanno allargati i confini di questo partito". In primis, aprendo le porte all'associazione di Bonetti e Ettore Rosato (anche lui un ex Iv) "Popolari europeisti e riformatori" che sarà presentata la prossima settimana. Ma guardando anche oltre. "Il nostro impegno è per rafforzare e ricostruire l'anima popolare che in Italia si è indebolita con l'indebolimento di FI, per ricostruire una buona politica popolare e non populista", le fa eco Carfagna. "Un manifesto per la ricostruzione di anima popolare all'interno di un'area politica che vogliamo costruire insieme ad Azionè, le parole di Bonetti. (Alexander Jakhnagiev)

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Gelmini, Carfagna e Bonetti presentano il Manifesto popolare. Il servizio
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