Politica

Il porto d'armi, a quanto pare, è un reato (morale). Siamo già in campagna elettorale e durerà a lungo, fino al 2023.

Vittorio Macioce
Il porto d'armi non è reato

“Un pugno di un malato contro lo sparo di un assessorato”. Questa una delle frasi più incisive comparse su striscioni e cartelli mostrati alla manifestazione organizzata a Voghera per chiedere giustizia per Youns El Bossettaoui, il 39enne marocchino ucciso da un colpo di pistola sparato dall’arma che portava con sé l’assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici, in circostanze ancora da chiarire, in piazza Meardi, nella cittadina pavese. (Alexander Jakhnagiev)

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“Un pugno di un malato contro lo sparo di un assessorato”, gli striscioni alla protesta di Voghera

"Durante una pandemia non si vaccina" così parlano molti manifestanti contro il Green pass a Piazza del Popolo a Roma. "Quasi 18 mila morti per il vaccino e molti altri hanno avuto danni permanenti come cecità, danni al cervello e all'intestino" dice un manifestante. "Io sto bene, perché dovrei vaccinarmi? Forse è perché ci sono delle lobby dietro?" si chiede un altro. Altri accusano il Ministero della Salute per la gestione dell'emergenza: "Hanno impedito di usare idrossoclorochina e plasma". Altri invece non sono contro i vaccini ma ne fanno una questione di diritto: "Basta scientismo, vogliamo sentir parlare di diritto e libertà". (Alexander Jakhnagiev)

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"Tanti poteri dietro la dittatura sanitaria", le voci dei manifestanti contro il Green Pass a Roma

“In questa piazza ci sono telecamere dappertutto. Basta cercare il filmato completo per capire com’è andata la faccenda. Non basta farci vedere un pezzettino. Il ragazzo era disarmato, chi lo ha assassinato lo ha voluto fare”. Lo ha detto una delle numerose persone che hanno partecipato manifestazione organizzata a Voghera per chiedere giustizia per Youns El Bossettaoui, il 39ene marocchino ucciso da un colpo di pistola sparato dall’arma che portava con sé l’assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici, in circostanze ancora da chiarire, in piazza Meardi. (Alexander Jakhnagiev)

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Protesta a Voghera per Youns, i manifestanti: “Piazza piena di telecamere, fuori il video completo”

Hanno partecipato in centinaia alla manifestazione organizzata a Voghera per chiedere giustizia per Youns El Bossettaoui, il 39ene marocchino ucciso da un colpo di pistola sparato dall’arma che portava con sé l’assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici, in circostanze ancora da chiarire. Erano presenti persone delle comunità arabe della zona e provenienti da altre province, esponenti della rete antifascista e di “Nsi-Noi siamo idee” e rappresentanti di alcune sigle politiche di sinistra. Anche Bahija, la sorella della vittima, ha partecipato. “Assassino” è stato lo slogan maggiormente urlato dai manifestanti che da piazza Meardi, luogo della tragedia, hanno camminato in corteo raggiungendo il Municipio e poi piazza San Bovo, stazionando per alcuni minuti sotto l’abitazione del sindaco di Voghera. Durante il pomeriggio non si sono registrati particolari momenti di tensione. (Alexander Jakhnagiev)

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Delitto Voghera, la manifestazione con corteo per chiedere giustizia per Youns. Le immagini
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