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"Non c'è stata giustizia per Virgilio e Stefano, non c'è stata per gli altri ragazzi innocenti, lo Stato di quei tempi non l'ha voluta, ma a noi, alla generazione dei sopravvissuti spetta almeno il compito di disvelare la verità. Chiediamo scusa, per quel che possiamo, a nome dell'Italia intera che non è riuscita a darvi giustizia". Lo ha detto il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, nell'Aula di Montecitorio, durante la commemorazione in occasione dell'anniversario del rogo di Primavalle, a Roma, in cui persero la vita i fratelli Virgilio e Stefano Mattei. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Commemorazione Rogo Primavalle, Rampelli: "Lo Stato di quei tempi non ha voluto giustizia"

Un lungo applauso unanime dell'Aula della Camera ha salutato i familiari di Virginio e Stefano Mattei, uccisi a Roma cinquant'anni fa nella strage di Primavalle, che assistevano alla commemorazione di quell'eccidio. Al completo i banchi di Fdi e Lega; meno presenti i deputati di centrosinistra. Tutti, comunque, si sono uniti in piedi nell'applauso. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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50 anni dal Rogo di Primavalle, alla Camera un applauso ai familiari dei fratelli Mattei in tribuna

"L'odio politico oggi è più che mai attuale e, purtroppo, si mescola con misoginia. L'attacco politico sferrato oggi dal Fatto quotidiano è vergognoso ancor di più perchè è verso una persona che non ha nessun incarico istituzionale o politico ed è colpevole solo perchè moglie di un ministro e sorella del presidente del Consiglio. La vignetta del Fatto Quotidiano è l'ennesimo tassello di una vera e propria campagna del fango. Avrei voluto che l'intervento che sto facendo l'avesse fatto qualcuno dell'opposizione, perchè è troppo facile parlare di diritti delle donne e poi rimanere in silenzio. Non si può rimanere in silenzio perchè altrimenti tutte le giuste parole diventano solo vuota retorica. Ci aspettiamo - ha detto ancora la deputata FdI - una presa di posizione netta da parte di tutti e che si interrompa questa campagna di fango fondata sul nulla nei confronti di un ministro e della propria famiglia. Chi resta in silenzio è complice". Così, intervenendo in Aula alla Camera, Augusta Montaruli. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Montaruli (FdI): "Vignetta su sorella Meloni vomitevole. Chi tace è complice"

"La famiglia Mattei era una famiglia proletaria, annientata da un commando che professava la rivoluzione proletaria. Non c'è mai stata giustizia per tutto questo. Quegli anni sono stata la coda dell'odio e del totalitarismo dell'Ottocento, cascami di sinistra e di destra, dell'idea che eliminando l'avversario, associandolo al nemico, riducendolo al nulla si potessero affermare integralmente e meglio le proprie idee. Viviamo un momento difficile, la forma e il contenuto degli odi forse è cambiata, ma non è cancellata, si può ancora uccidere per odio razziale, religioso, per omofobia, per femminicidio, spesso ne sono autori minorenni, perchè c'è sempre qualcuno che è diverso ed inferiore che può diventare l'imbuto degli odi. L'antidoto da cui trarre la forza per una diversa visione della vita e della società sta nella gigantesca lezione dei Vangeli e nella nostra Costituzione, che nasce da quella lotta di Liberazione di cui celebreremo tra qualche giorno il 78esimo anniversario, una Costituzione e una Liberazione che ha reso tutti liberi, anche coloro che hanno combattuto contro di essa, che deve rimanere la stella polare di tutti gli italiani, senza incubi di sostituzioni etniche". "L'abbraccio che rivolgiamo oggi alla famiglia Mattei, è l'abbraccio a tutte le vittime della violenza politica e ideologica di quegli anni e anche l'impegno a non gettare mai più, anche solo con le parole il seme dell'odio contro chiunque sia diverso da noi" Lo ha affermato il deputato del Pd Roberto Morassut, durante la commemorazione alla Camera dei fratelli Stefano e Virgilio Mattei, a 50 anni dalla morte, presenti in tribuna i familiari delle vittime. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commemorazione Rogo Primavalle, Morassut (Pd): "Mai più odio guardando a Vangeli e Costituzione"

"In Italia la formazione di atti di nascita recanti l'indicazione di genitori dello stesso sesso e il riconoscimento della filiazione da parte di altro genitore avente lo stesso sesso della madre partoriente non sono consentiti dalla normativa vigente e tale preclusione è ampiamente suffragata da consolidata giurisprudenza. Allo stesso modo è esclusa "la trascrizione di atti di nascita formati all'estero riconducibili alla fattispecie della maternità surrogata, attestanti il riconoscimento di filiazione nei confronti del cosiddetto 'genitore d'intenzionè, in assenza di un legame biologico tra lo stesso e il minore". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time in Aula alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Coppie omogenitoriali, Piantedosi: "Legge vieta la trascrizione"

"Condivido la necessita della regolamentazione sulla collocazione degli autovelox, per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa. E lo dico forte della lotta per la sicurezza sulle strade. Bisogna trovare il modo di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti senza realizzare una una reale sicurezza stradale". Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini rispondendo al Question Time rassicurando sull'iter per l'approvazione di norme attuative. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini: "Contrario all'uso degli autovelox per fare cassa, nuove regole in arrivo"

"Siamo gente pragmatica: una volta fatta la frittata bisogna cercare di metterla nel piatto nel miglior modo possibile. Siamo assolutamente propositivi per portare avanti il Pnrr nel modo migliore" ma non si può "nascondere la testa sotto la sabbia e dire che va tutto bene. Noi dobbiamo essere qui per ragionare anche sugli errori del passato. Ci saremo sempre per migliorare le cose per i cittadini ma bisogna essere sinceri con loro altrimenti non possiamo pretendere il loro rispetto". Lo ha detto nell'Aula del Senato il senatore della Lega Claudio Borghi durante le dichiarazioni di voto sul decreto sulla governance del Pnrr. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Pnrr, Borghi: "Ormai la frittata è fatta, ora portare avanti le cose nel modo migliore"
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