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"Prima di tutto, naturalmente, voglio congratularmi di nuovo con il presidente Trump, per la sua rielezione. E' stato davvero un enorme successo per lui, inclusa la conquista della Camera e del Senato. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con lui. Quando era presidente è stato lui nella Nato a stimolarci a superare il 2% e ora, grazie a lui e alla Nato, se togli per un momento i numeri degli Stati Uniti, siamo sopra il 2%, penso che sia merito suo, un suo successo, e dobbiamo fare di più. Lo sappiamo oggi". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. "Gli americani lo hanno eletto, lui è il presidente. Ho lavorato molto bene con lui per quattro anni. E' estremamente chiaro su ciò che vuole. Capisce che bisogna avere a che fare l'uno con l'altro per arrivare a posizioni comuni, e penso che possiamo farlo", ha aggiunto. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Vittoria Trump, Rutte: Merito suo aumento spesa Nato, non vedo l'ora di lavorare con lui

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è da oggi in Cina, per una visita di Stato che si protrarrà fino a martedì prossimo, 12 novembre. Il Capo dello Stato, insieme alla figlia Laura e accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha visitato il Palazzo d'Estate, incrociando e salutando anche un gruppo di giovani italiani. È l'unico appuntamento previsto nella giornata odierna, dedicata soprattutto ad adeguarsi al diverso fuso orario. Domani la missione entrerà nel vivo con l'incontro a Pechino (nel pomeriggio, mattina in Italia) con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, insieme alle rispettive delegazioni, cui farà seguito l'intervento dei due Presidenti alla conclusione del Forum culturale Italia-Cina e la firma di intese tra i due Paesi, prima del Pranzo di Stato che concluderà la giornata. Obiettivo della visita, che arriva dopo quella del luglio scorso del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, suggellare un processo complesso che durante l'anno che sta per concludersi ha segnato l'abbandono da parte dell'Italia del memorandum sulla Nuova Via della Seta e la costruzione di una relazione fondata su nuove basi, con il rilancio del partenariato strategico varato venti anni fa. Un interesse reciproco, vista l'insistenza con cui anche da parte cinese è stata sollecitata la presenza di Mattarella, confermando il forte rapporto tra il Capo dello Stato italiano e Xi Jinping, cementato dalle due rispettive visite di Stato svoltesi nel precedente settennato. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella visita palazzo d'Estate di Pechino

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata poco fa allo stadio Puskas di Budapest, dove partecipa al summit della Comunità Politica Europea, che sarà seguito questa sera da una cena dei 27 capi di Stato e di governo dell'Ue, nella sede del Parlamento, dedicata ai risultati delle elezioni Usa e alla situazione in Georgia. Domani il Consiglio Europeo informale, di nuovo allo stadio Puskas, si concentrerà sul futuro della competitività dell'Ue, con Mario Draghi, ex presidente della Bce, Christine Lagarde, attuale presidente della banca centrale, e Paschal Donohoe, presidente dell'Eurogruppo. Meloni è stata ricevuta dal premier ungherese Viktor Orban, che accoglie i leader all'ingresso, prima del summit che dovrebbe essere concluso da una conferenza stampa tenuta dallo stesso Orban e dal primo ministro albanese Edi Rama. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni arriva a Budapest per summit della Comunità politica europea presieduto da Orban

Trump è Trump, un intruso tra i repubblicani, il nemico numero uno dei democratici, una personalità strabordante che non può ridursi all'etichetta standard di un conservatore

Gabriele Barberis
Un liberale anomalo, non replicabile in Italia
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