"L'approdo di Mixology experience all'interno di Tuttofood è una tappa fondamentale e naturale nell'evoluzione del progetto"

"L'approdo di Mixology experience all'interno di Tuttofood è una tappa fondamentale e naturale nell'evoluzione del progetto"
Dietro al bancone si alterneranno quattro bartender per volta, per un totale di otto protagonisti
Molti i cocktail da provare nei locali storici e di tendenza. Poi vini autentici e piatti della tradizione
Si apre la drink list del Mio Lab, il cocktail bar del Park Hyatt Milano dove la tentazione conduce alla lista degli Americano
All’interno del Mandarin Oriental Ritz di Madrid, accanto al museo del Prado, il locale ne trae ispirazione con le potenti fotografie di Paula Anta, che si ispirano ai ritratti dell’epoca barocca. La carta dei cocktail punta sui classici (anche quelli “dimenticati”) interpretati perfettamente, e accompagnati da una proposta “food” ideata dal grande chef Quique Dacosta
La vulcanica Monroe, barlady, aromatière e titolare a Milano di Opera 33, uno dei più straordinari bar della città, racconta in un magnifico volume fotografico la sua vita e come riesce a trasformare le tinte in drink e viceversa. Tra ampolle, fiori e profumi di ogni genere
Il bar dell’Hilton Molino Stucky Venice ha una delle viste più straordinarie sulla città lagunare. Ma lo spettacolo per gli occhi si trasforma presto in un godimento per il palato grazie ai cocktail della barlady Valetina Mircea: otto cocktail, uno dei quali analcolico, ciascuno dei quali racconta un momento o una suggestione legata alla Serenissima
Un cocktail bar che ha cambiato la scena della mixology nella città giuliana, euello di Stefano Zuliani, e che punta tutto sulla capacità di accontentare ogni desiderio del cliente, il vero focus del locale. Ci sono alcuni cocktail signature interattivi come Impara l’arte, che spinge il cliente a improvvisarsi un pittore
Al Boutique Hotel VMaison in arrivo i signature cocktail del bar manager Edoardo Raimondi
Un prodotto innovativo che farà storcere la bocca ai puristi dell’enologia ma che potrebbe rompere un tabù. Un rosso toscano prodotto da Barbanera (del gruppo Italian Wine Brands) pensato sia per un consumo tradizionale sia per essere il punto di contatto con il mondo dell’aperitivo, in travolgente crescita in Italia. Semplice provocazione o vera innovazione?