Per la Bce la principale minaccia alla stabilità della zona euro e delle sue banche è posta dalla crisi debitoria della Grecia. I mercati europei incassano il timore dell'effetto domino e registrano pesanti ribassi
Il rapporto del Centro studi di viale dell'Astronomia sugli effetti della crisi internazionale sull'economia italiana: "La produzione industriale italiana è quasi ferma ai livelli dell’estate 2010". Poi: "Recuperato l’11,8% dal marzo 2009". La produzioen manifatturiera scende, sorpasso di Cina e Corea
La Grecia tira un sospiro di sollievo. Positiva la discussione del governo greco con i rappresentanti della troika: promossa la politica economica e la strategia di bilancio di Atene
Moody’s ha tagliato il rating sul debito della Grecia da B1 a
CAA1, facendolo sprofondare ulterirmente nel territorio di titoli spazzatura. Outlook negativo.
Per l’agenzia il declassamento riflette l’incremento del rischio che la
Grecia possa andare in default senza ristrutturazione del debito
La Grecia non ha centrato nessuno degli obiettivi di bilancio che le erano stati imposti in cambio degli aiuti concessi da Ue e Fmi a maggio del 2010. La rivelazione del settimanale tedesco Der Spiegel, che non cita le proprie fonti, è un vero e proprio uppercut per Atene.

In un sondaggio del Giornale tra 25 economisti e banchieri emerge l’aspettativa di una mini-ristrutturazione del debito con scadenze più lunghe o con un taglio del 20% del valore nominale dei titoli. Al ritorno della dracma non crede nessuno
La crisi del 2008-2009 ha prodotto una perdita di pil pari a fine 2010 a 140 miliardi e a 160 miliardi nel 2013. Per raggiungere gli obiettivi indicati dall’Ue l'Italia dovrà ridurre il debito di 46 miliardi l'anno. Tremonti: "Povero un italiano su quattro? Dati discutibili"
Mantenuti sotto controllo i conti pubblici. Pressione fiscale diminuita dello 0,6%. Sale l'inflazione, in calo il potere d'acquisto delle famiglie e il tasso di disoccupazione giovanile è alto. Un italiano su 4 sperimenta la povertà. Sacconi: "Il rigore di bilancio è stato accompagnato dalla coesione sociale"
Il centro studi di Confindustria: "La ripresa globale rimane solida, anche se meno rapida rispetto agli alti ritmi di fine 2010-2011". Dopo il dato del primo trimestre sarà molto difficile andare oltre l’1%
Il ministro dell'Economia a un convegno dell'Osservatorio permanente Giovani Editori: "Non ci si può sognare di fare lo sviluppo con la spesa pubblica". Poi parla del Sud: "E' una realtà che va indietro e non avanza. Bisogna fare di più. Cominciando a spendere i soldi dell'Europa"