Marcello Veneziani

Sia chiaro, non verrà nessun messia a salvare l'Italia. Però è una ginnasti­ca salutare sporgersi in piena notte sul davanzale del giorno che verrà

Il quarto d’ora di regalità: farsi la barba dal barbiere. Il lusso della giornata: il cappuccino al bar, con tanta schiuma. Lo stemma di fami­glia: l’antenna parabolica sul terraz­zino

Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli...

Il po­polo del centro-destra ha saltato il giro, si è ritirato dal voto. Ora è il momento giusto, tragico e perfetto, per far nascere un’Altra Sto­ria...

Il problema del­l’Europa oggi non è la Grecia, è la Germa­nia che scoppia di salute e fa scoppiare noi. Che dite, le chiediamo gentilmente di uscire?

Novanta anni fa il Pnf andava al potere. Né colpo di Stato, né insurrezione, né crisi parlamentare. I fatti del ’22 riportarono all’ordine un Paese indisciplinato

In Campania due carabinieri, un generale in pensione e un giovane ufficiale, hanno risanato due aziende sanitarie coperte dai debiti. Ma se ne parla troppo poco...

Vedendo il programma di Fazio e Sa­viano ho pensato che l’Italia in fondo ha bisogno di un discorso edifi­cante con tutto il rischio di melenso e cu­po che comporta

L’unione gay è una scelta di vita privata da rispettare e magari da regolamenta­re. Il matrimonio, invece, è la fonte della famiglia che è l’unica struttura naturale e culturale su cui si fonda, si rigenera e si perpetua una società e ogni civiltà