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Sono state rilasciate oggi dalle autorità australiane le prime immagini dei fondali dell’Oceano Indiano corrispondenti alla zona dove il velivolo della Malaysia Airlines si è inabissato lo scorso 8 marzo, causando la morte dei 239 passeggeri a bordo. Più di nove mesi dopo la scomparsa del velivolo, l'Australian Bureau of Transportation Safety ha diffuso una ricostruzione computerizzata del fondale marino. L'area di ricerca si trova lungo il cosiddetto ‘settimo arco’, una curva che si estende al largo della costa occidentale dell'Australia. Ad oggi sono stati raccolti dati su una superficie di 200.000 chilometri quadrati

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Il fondale marino dove si inabissò aereo Malaysia Airlines

Una pecora con addosso un natalizio maglione rosso e verde è stata ritrovata e identificata mentre vagava disorientata nei pressi della città di Omaha, capoluogo della contea di Douglas, nello stato del Nebraska e si è così potuta riunire alla sua proprietaria, Margaret Vazquez. Il nome della pecora è Gage ed è stata accudita in attesa che la sua padrona la identificasse dalla Nebraska Humane Society. La sua padrona ha raccontato che si è trattata della prima fuga di Gage e che ora starà più attenta a non farla scappare di casa

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Pecora ritrovata grazie al maglione rosso e verde che indossava

Una dose può costare anche solo 5 o 10 dollari. La produzione è salita alle stelle: la quantità di eroina confiscata al confine con il Messico è triplicata dal 2008 al 2012

Alessandra Potenza
Usa, torna l'incubo dell'eroina

Le immagini raccolte da un drone mostrano le distruzioni all’interno della città curdo-siriana di Kobane, da settimane sotto assedio dei jihadisti. Il video mostra i combattimenti in corso tra le forze curde e i jihadisti insieme ad altre immagini delle tre esplosioni avvenute due settimane fa ad opera di altrettanti kamikaze, arrivati in città attraverso la frontiera turca

Redazione
Il drone mostra la distruzione di Kobane
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