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"Senza conoscenza onestamente genuina non c'è possibilità di formarsi una opinione libera e consapevole. Riconoscersi nella vitale funzione democratica dell'informazione è una precondizione per fare in modo che istituzioni, editori, giornalisti e cittadini possano concorrere, ognuno per la propria parte, alla sua tutela". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'incontro, al Quirinale, con le agenzie di stampa europee (European alliance of new agencies - Eana). Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: "Editoria digitale è un'opportunità, la sfida è evitare regressione diritti"

"Ogni anno decine di giornalisti perdono la vita per raccontare ciò che accade e non solo nei teatri di guerra. E' il prezzo più alto pagato al dovere verso la verità dei fatti. La Conferenza di Helsinki del 1975 ha voluto riconoscere il principio della libera circolazione delle idee e dell'informazione, termini che hanno contribuito a rimodulare nuovi rapporti tra le persone e i popoli della comunità internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'incontro, al Quirinale, con le agenzie di stampa europee (European alliance of new agencies - Eana). "Oggi - ha aggiunto Mattarella - gli scontri bellici in atto, a partire dall'aggressione della Federazione russa all'indipendenza dell'Ucraina, si avvalgono di armi ibride giocate sul terreno delle Fake news dirette alle opinioni pubbliche dei Paesi democratici per manipolarle. E' un sovrappiù di responsabilità per le agenzie di stampa il compito di restituire verità contro le azioni di propaganda che puntano ad adulterare i fatti e a intossicare così le coscienze". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Fake news sono armi ibride nelle guerre"

"Le do la mia parola d'onore, Io sono in mezzo alla gente, non ho mai mai avuto un immigrato che è venuto a chiedermi lo Ius scholae, vengono invece immigrati a dirmi 'io sono qua da 22 anni, mi sono laureata qui, ho fatto il master, sono una dirigente di multinazionale, vivo in Italia e ancora sto aspettando dopo cinque anni una risposta sulla mia cittadinanza. Dobbiamo far veloce invece" così il presidente del Veneto Luca Zaia, prima di incontrare il ministro Calderoli. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Zaia: "Gli immigrati non chiedono Ius scholae, ma meno lentezze burocratiche"
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