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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riceve a Palazzo Chigi la premier della Danimarca, Mette Frederiksen. Si tratta della prima visita in Italia per Frederiksen dopo la rielezione alla guida del governo danese, avvenuta lo scorso autunno a seguito della vittoria del Partito socialdemocratico alle elezioni anticipate. Frederiksen ha puntato su un governo di larga coalizione con forze centriste e liberali. Le due premier possono trovare elementi di comune interesse nel dibattito sulle politiche migratorie dell'Unione europea, oltre che nel sostegno all'Ucraina. (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni riceve la premier danese Mette Frederiksen a palazzo Chigi

"Assistiamo al maldestro tentativo da parte sua, ministro, e del governo di trovare un capro espiatorio di quanto accaduto e di scaricare la responsabilità sui giudici. Lei ministro Nordio, ancora una volta, viene in quest'Aula ed ancora una volta non si assume la responsabilità di fatti gravissimi, che riguardano il suo operato, e che hanno esposto peraltro il nostro Paese ad una figuraccia internazionale". Lo ha detto la deputata del Partito democratico e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, in Aula alla Camera, nel corso del dibattito seguito all'informativa del governo sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Uss, Serracchiani: "Nordio responsabile di fatti gravissimi"

"La corte d'appello di Milano in accoglimento dell'istanza avanzata dalla difesa sostituiva la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico perchè Uss ha dimostrato di disporre di un'abitazione. Questo nonostante l'autorità giudiziaria fosse stata inondata di osservazioni sul pericolo di fuga di questo signore". Lo ha sottolineato affermato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nell'informativa urgente alla Camera sul caso della fuga del cittadino russo Artem Uss. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Uss, Nordio: "Ebbe i domiciliari perché aveva una casa, nonostante pericolo di fuga"

(Agenzia Vista) 20 aprile 2023 “In quel momento, quella scelta, ci stava”. Così il ministro dell’Ambiente Fratin ha commentato le scelte prese dal Governo italiano e dall’Europa al momento dell’avvio del piano NextGenerationEU. “Non siamo nella condizione di dire che hanno sbagliato. In quel momento era la risposta in un quadro di mondo che era post-Covid ma era anteguerra” ha continuato il ministro in occasione dell’incontro “La sostenibilità come fattore di rischio e di opportunità” allo Spazio Europa a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Fratin: Sul NextGeneration EU non siamo nella condizione di dire che l’Europa ha sbagliato
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