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Voglio esprimere anche in questa aula la vicinanza umana alle famiglie delle vittime del terrificante attacco di Hamas del 7 ottobre. La mia grande preoccupazione è per la sorte degli ostaggi e il mio sgomento è per la brutalità di Hamas". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo. I senatori si sono alzati per una standing ovation per supportare il popolo israeliano. Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Vicinanza alle vittime di Hamas". Standing ovation in Senato per il popolo d'Israele

Quanto portato avanti finora dall'esecutivo è stato "fatto grazie a una visione coerente e definita, alla fiducia degli italiani che sentiamo forte alle nostre spalle, grazie al sostegno di una maggioranza politica compatta figlia di quella fiducia, fatevene una ragione, grazie a un governo che ha finalmente un orizzonte di legislatura, grazie a un lavoro serio e incessante che ha fatto comprendere a tutti che abbiamo l'orgoglio di rappresentare una Nazione straordinaria e abbiamo soprattutto la capacità e la volontà di giocare ogni partita da protagonisti. Perché siamo l'Italia e finalmente ne siamo consapevoli". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo. Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Governo può contare su fiducia dei cittadini, fatevene una ragione"

"L'Italia affronterà questa discussione" in consiglio Ue "con le idee chiare, la schiena dritta, la credibilità che ha saputo conquistarsi in questo anno, smentendo in poco tempo anche i più scettici". Così il premier Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo, chiudendo il suo intervento. Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Italia a Bruxelles a schiena dritta, ora è consapevole del suo ruolo"

“Bisogna "sostenere la doppia transizione diminuendo la dipendenza da paesi terzi" come "la Cina". L'Italia sostiene questo obiettivo ma "imporre a tappe forzate i provvedimenti del green deal è un errore che rischia di impattare su cittadini che potrebbero pagarne il prezzo". Serve un "approccio pragmatico alla transizione" affinché sia economincamente e socialmente "sostenibile". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. Il rischio di un "approccio miope" è la "desertificazione industriale del nostro continente". Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Miope un green deal a tappe forzate, serve approccio pragmatico"

“C'è una nuova tendenza sul fronte migratorio: non si scarica più la questione sui Paesi di primo approdo come l'Italia ma si tende ad affrontare la cosa tutti assieme. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni al Senato sul prossimo Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre. "Apprezzo questa sensibilità" e "la considero frutto del lavoro incessante di questo governo a livello internazionale", ha aggiunto. Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Migranti, Meloni: "Ora non si tende più a scaricare questione su Paesi di primo approdo"

"Sono personalmente impegnata - ha spiegato la premier - in una fitta rete di contatti e incontri, così come il Ministro degli Esteri, per continuare a incoraggiare i partner arabi, e le altre parti interessate, a svolgere un ruolo costruttivo per evitare un ulteriore allargamento del conflitto. In questi giorni mi sono confrontata più volte con il Primo Ministro israeliano Netanyahu, ho parlato con il Presidente israeliano Herzog, con il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, con il Primo Ministro libanese Mikati, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zaied, l'Emiro del Qatar Al Thani, il Re Abd Allah II di Giordania, il Presidente egiziano Sisi, il Presidente algerino Tebboune e il Re del Bahrein Hamad. E ho partecipato alle riunioni del Quint con i leader di Usa, Regno Unito, Francia, Germania". "In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l'importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un'iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l'attuale crisi ma per arrivare ad una soluzione strutturale sulla base della prospettiva 'due popoli, due Statì", ha detto la premier. "Prospettiva che deve avere come presupposto, da parte di tutti gli attori presenti nella regione, il riconoscimento all'esistenza e alla sicurezza dello Stato d'Israele. Su questo, c'è totale convergenza di vedute e di intenti tra gli Stati Membri della UE. Personalmente sono convinta che lavorare concretamente, e con una tempistica definita, a una soluzione strutturale per la crisi Israelo palestinese sarebbe anche il modo più efficace possibile per svelare il bluff di Hamas agli occhi dei palestinesi e contribuire a sconfiggerlo", ha concluso. (Alexander Jakhnagiev)

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Medio Oriente, Meloni: "Prospettiva è due popoli e due Stati, c'è piena convergenza Ue"

Elly Schlein ha zittito qualsiasi malumore interno dei suoi ‘kompagni’ di viaggio che, proprio come lei, tifano per la Palestina e ha schierato il Pd in posizione filo-atlantica ma con grande timidezza e per alcuni giorni ha accuratamente evitato di parlare di questo tema

Francesco Curridori
La guerra israelo-palestinese manda in tilt il Pd
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