
Tra febbraio e giugno ci era andata bene. Quel che è giusto è giusto e va detto. Noi milanesi eravamo stati fortunati. Perché il contagio non era cominciato da noi, perché il lockdown, tardivo in alcuni posti, qui da noi era arrivato al momento giusto

Lo scrittore la considerò sempre la migliore attrice italiana. Ma lei era anche un'autrice

Come difendersi dalla sensazione di agire in modo vano e strappare un po' di gioia (e di senso) alla vita

La «fine dell'ufficio» uccide il centro e stravolgerà le periferie. L'intero sistema salta. Il caso di Milano

siste una memoria che non è né individuale né collettiva, e ha qualcosa che somiglia ai sogni, specialmente a quei sogni nei quali ci è dato vivere vite altrui.

Morto lo studioso francese: ha illustrato il significato, la continuità e infine lo sfacelo della nostra cultura

Cambiò per sempre la squadra rendendola diversa da tutte e capace di vincere e di perdere con chiunque
Quali saranno i nuovi simboli della nostra convinvenza: la natura scalzerà la fede?

La pandemia mette a rischio una galassia di enti che dà lavoro a mezzo milione di persone

Agli atenei manca un progetto complessivo. Gli studi umanistici sono troppo marginali
