E' uno dei cinque o sei simboli viventi più significativi d’Italia. Un mito da esportazione, ma anche un profeta in patria. Il suo ritorno al Teatro dell’Opera di Roma è una festa nella festa
Il magistrato non è Dio in terra. Non è infallibile, non è onnisciente né onnipotente, né neutrale. Il problema vero della Giustizia è di natura teologica
Anche l'8 marzo è stato dedicato al Dotto Silvio, come già il 25 aprile, Festa di Liberazione per scacciare il Tiranno, cioè lui, e come altre ricorrenze
La festa dell'8 marzo andava scemando di anno in anno. Poi venne finalmente il Nemico delle Donne e, come insegna Carl Schmitt, la politica femminile è risorta e si è ricompattata contro il nemico
Se detestiamo la politica ridotta a fuffa e teatrino, non possiamo deprecarla quando affronta temi concreti, alti ed essenziali che riguardano la dimensione bioetica, civile e drammatica della vita umana
Lusingato sottobanco dagli stessi che l’accusano di ignoranza e razzismo il Carroccio non cederà alle sirene no Cav. Perché la sua forza è la coerenza
Ma chi si va a comprare un abito da papa? Un mitomane, un seminarista ambizioso, uno che crede al detto "l'abito non fa il monaco", un cardinale stratega?
Ma chi glielo spiega a Veltroni che quando Dante evoca il Veltro che salverà l'Italia dall'inferno non si riferiva mica a lui?
Ma davvero "senza il crocifisso negli edifici statali l’Italia sarebbe più giusta, più seria, migliore"? È la tesi di Sergio Luzzatto ne Il crocifisso di Stato uscito ieri da Einaudi, che paragona il crocifisso a Pinocchio, il burattino di legno. Oltre Cristo in croce, Luzzatto insulta Natalia Ginzburg, il presidente Napolitano, scrittori, santi e ministri favorevoli al crocifisso nelle aule pubbliche, millenarie tradizioni, storie secolari di generazioni e popoli interi che si sono riconosciuti nel crocifisso