Non possiamo archiviare Hiroshima come un capitolo chiuso. Non è chiuso. La storia si ripete. È ciclica. E oggi siamo più vicini che mai al baratro

Non possiamo archiviare Hiroshima come un capitolo chiuso. Non è chiuso. La storia si ripete. È ciclica. E oggi siamo più vicini che mai al baratro
A forza di correre dietro al superfluo, si perde il gusto per l'essenziale. Il guaio è che, nella nostra epoca, si è smarrito il valore del limite, e si confonde la libertà con la bulimia di desideri
È questo che distingue i veri leader dai politici da sottoscala. Non è solo l'onestà intellettuale, che in politica è merce rara, ma la capacità di portare il peso delle proprie scelte anche quando diventa scomodo, persino doloroso
Quello che è accaduto all'aeroporto di Barcellona, se confermato nei dettagli riportati dalla stampa, è di una gravità disarmante. Si può essere poveri, ignoranti, stanchi, esasperati. Ma si può essere anche disumani. E abbandonare un bambino in un aeroporto internazionale, una giungla di corpi e lingue e frenesie, per non perdere una vacanza è un atto che non ha giustificazioni. Non esistono sfumature
Per la sinistra italiana il fascismo è diventato una specie di sfondo ideologico onnipresente
La violenza è un veleno trasversale. Non ha genere. Ha una sola origine: l'essere umano. L'essere umano quando si disumanizza.
Io l'ho sempre vista più a suo agio nei ruoli esecutivi, a maneggiare leve, non a fare inchini. Eppure non si può negare che avrebbe il profilo istituzionale giusto
Il caso Salis non è una banale provocazione politica, ma un paradosso vivente. Un cortocircuito istituzionale. Un insulto al buonsenso
Il riconoscimento di uno Stato non è un atto simbolico da affidare ai salotti progressisti, ma un passaggio concreto che comporta l'apertura di relazioni diplomatiche
Le fiamme che divampano d'estate nel nostro Paese non sono mai una sorpresa. Sono, purtroppo, una certezza stagionale