La storia di Jules Brunet, l'ufficiale francese che addestrò i giapponesi nella Guerra Boshin e divenne "samurai occidentale"
La storia di Jules Brunet, l'ufficiale francese che addestrò i giapponesi nella Guerra Boshin e divenne "samurai occidentale"
Nel marzo del 1945 gli Alleati si trovarono di fronte all'ultimo ostacolo naturale che li separava dal cuore pulsante dell'industria bellica tedesca. Se avessero attraversato il Reno, la Germania di Hitler avrebbe capitolato in poco tempo
Durante la caduta di Saigon un pilota sudvietnamita tentò l'impossibile per salvare se stesso e la sua famiglia.
Per molto tempo furono il terrore dei soldati alleati. Nell'ultima fase del conflitto alcuni commando sotto falsa bandiera agirono dietro le linee per ostacolare l'avanzata degli angloamericani e seminare il panico con atti di sabotaggio
Il generale Amé e la grande impresa del SIM, il servizio informazioni militari della seconda guerra mondiale che riuscì a scoprire i messaggi segreti degli Alleati
Quando durante la Guerra Fredda nacque l'era dei missili, la marina Usa stava pensado di avere un missile aria-aria, derivato dal famoso "Sidewinder", con carica nucleare
I Tuskegee erano i piloti afroamericani che sfidarono i pregiudizi razziali in America e i caccia tedeschi nei cieli di guerra dell'Europa. L'ultimo ancora in vita è morto a 100 anni. Si era arruolato come volontario per ottenere le ali che lo portarono alla Top Gun
Al principio della Guerra Fredda gli americani volevano installare armi nucleari da vettori nascosti sotto il giacchio della Groenlandia per colpire l'Unione Sovietica. Era il cosiddetto "Progetto Iceworm"
La mattina del 27 gennaio di ottanta anni fa le avanguardie sovietiche cinsero d'assedio una città chiamata Auschwitz, incontrando una forte resistenza. Ciò che scoprirono dopo, era il più atroce e devastante luogo di stermino della "Soluzione Finale" nazista
Nata nelle fila della Marina inglese, e osservata nel dopoguerra anche sui sottomarini statunitensi, quella di issare la bandiera dei pirati al rientro da una missione è forse una delle più singolari tradizioni di guerra ancora in vigore: un codice per vantare successi che resteranno segreti