"La diocesi ha pensato di venire incontro a una necessità che era quella di dove collocare le persone che morivano". Ha la voce rotta e il viso provato Don Mario, il parroco di Seriate, comune della Bergamasca, che ha aperto le porte della sua chiesa, quella di San Giuseppe, per accogliere le bare di alcune delle vittime dell’epidemia di coronavirus nella Val Seriana. Sono 80 le bare che hanno trovato accoglienza all’interno dell’edificio religioso. "C’è sembrato bello- ha aggiunto il sacerdote- È come dire che una comunità si prende cura, fa una carezza di accoglienza e di preghiera in un momento come questo. Per noi è come se fossero già nella casa del padre. Per un po’ di tempo li curiamo noi". (Lapresse)
