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"I partiti di opposizione non vogliono votare la Commissione Europea? Se ne assumeranno le responsabilità. Si dicono europeisti, ma votando contro non darebbero grande dimostrazione di europeismo. Mi auguro che tutti i parlamentari italiani che fanno parte dei partiti di opposizioni ricordino un principio: Fitto non è un candidato dell'Italia, non di un partito. Dovrebbero fare come facemmo noi con Gentiloni. Berlusconi volle ascoltare l'audizione di Gentiloni, perché fuori dai confini dell'Italia non contano le divisioni tra partiti, ma conta l'Italia" così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo il question time al Senato. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Fitto? "E' il candidato dell'Italia e non di un partito, le opposizioni lo ricordino"

"Ha ragione Draghi che ci vuole coraggio, senza fare marce indietro. Nel suo documento ho ritrovato una serie di proposte che già qualche anno fa avevamo fatto con Berlusconi, sollecitando la Commissione Europea con delle interrogazioni. Tra queste la stabilizzazione del fondo recovery. Senza crescita, senza politica industriale, senza sostegni all'agricoltura, l'Europa non andrà avanti" così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo il question time al Senato. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Rapporto Draghi? "Ci ho rivisto tante proposte che avevamo fatto con Berlusconi in passato"

"Una buona notizia a metà. Ci vuole più coraggio, il taglio dello 0,25% è poco per rilanciare la crescita. Ci vogliono tagli di almeno il 50% per rilanciare la crescita. Talvolta la prudenza può essere dannosa per l'economia. Dobbiamo favorire la crescita e il costo del denaro troppo elevato rende difficili ogni iniziativa imprenditoriale. Quel che è accaduto oggi conferma la necessità di riformare il trattato istitutivo della Banca Centrale Europea, perché oggi essa si occupa solo di contrastare l'inflazione. Ma non basta, la moneta non è solo quello. La Bce deve sostenere la crescita. Servono una serie di riforme a partire dal completamento del mercato unico, il mercato dei capitali, armonizzazione fiscale, unione bancaria. Dobbiamo andare avanti" così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo il question time al Senato. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Taglio dei tassi del 0,25%? "Una buona notizia a metà, ci vuole più coraggio"

"Ci riuniamo per organizzare i prossimi appuntamenti della Lega". Così il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, arrivando al Consiglio federale della Lega. Ci sarà il primo ministro ungherese Orban a Pontida? "Può essere, non abbiamo ancora l'elenco di chi ha accettato l'invito". La Lega lo aspetta? "Perchè no?", risponde ai giornalisti. (Alexander Jakhnagiev)

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Romeo: "Orban a Pontida? Può essere. Lo abbiamo invitato"

"Abbiamo partecipato oggi ad una importante riunione con il sottosegretario Gemmato e con tutti gli ordini professionali sanitari, noi siamo interventi subito sul tema delle aggressioni agli operatori che è un problema annoso della sanità italiana. Lo scorso anno nel decreto Bollette abbiamo aumentato le pene per chi commette violenze e abbiamo anche istituito la procedibilità d’ufficio ma questo non è più sufficiente. Ieri ci siamo confrontati con il ministro Nordio e in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato anche differito. Ho incontrato anche il ministro Piantedosi, i posti di Polizia negli ospedali sono aumentati in modo significativo e quindi il Governo è sul pezzo Si devono trovare rapidamente degli strumenti per contrastare questo fenomeno inaccettabile e poi vuole un cambio di marcia culturale" così il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell'incontro con le rappresentanze degli operatori sanitari sul tema delle violenze contro medici e infermieri. (Alexander Jakhnagiev)

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Violenze contro i sanitari, Schillaci: "Arresto in flagranza per i colpevoli"

Il mondo è impazzito, soprattutto in Italia. Ormai da noi non si fanno più tante automobili. Così la Maserati ha mandato in cassa integrazione diversi operai e li ha "ripagati" vendendo un'auto a prezzo di favore. Un prezzo comunque inaccessibile per un operaio. Oltre a mandarli a casa, li sfotte pure

Vittorio Feltri
La Maserati dei poveri
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