"Nessuno spazio in Fratelli d'Italia per razzisti, estremisti e antisemiti", con queste parole l'onorevole Donzelli ha condannato quanto emerso dal reportage di Fanpage su Gioventù nazionale: "Solidarietà alla senatrice Ester Mieli"
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"Nessuno spazio in Fratelli d'Italia per razzisti, estremisti e antisemiti", con queste parole l'onorevole Donzelli ha condannato quanto emerso dal reportage di Fanpage su Gioventù nazionale: "Solidarietà alla senatrice Ester Mieli"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato oggi le truppe al fronte nella regione di Donetsk e ha annunciato che interverrà con il "pugno duro" nei confronti di quei funzonari che sospetta si stiano sottraendo ai loro doveri nella guerra con la Russia. Zelensky e il comandante in capo Oleksandr Syrskyi hanno visitato le truppe nella regione orientale di Donetsk che hanno resistito agli attacchi aerei e terrestri russi negli ultimi mesi. Zelensky ha anche discusso con i funzionari locali della fornitura di acqua potabile, delle questioni sociali, dei piani di evacuazione e della ricostruzione delle case locali. Il presidente ha aggiunto che a Kiev parlerà con "funzionari che devono essere qui e in altre aree vicino al fronte, in comunità difficili dove le persone hanno bisogno di soluzioni immediate". Nella sua visita nella regione di Donetsk, Zelensky ha voluto presentare il nuovo comandante del Comando interforze, Andrii Hnatov che ha sostituito Yurii Sodol, il quale ricopriva la carica dal febbraio 2023. (Alexander Jakhnagiev)
"Purtroppo anche oggi abbiamo un altro lutto sul lavoro", ha detto Ignazio La Russa in apertura di seduta d'Aula a Palazzo Madama, facendo riferimento alla morte di Giovanni Terrana e chiedendo un minuto di silenzio. "Non è purtroppo l'unica vittima di incidenti sul lavoro che si susseguono con un allarmante e inaccettabile frequenza", ha aggiunto il presidente del Senato. Senato (Alexander Jakhnagiev)
La firma di Sergio Mattarella alla legge sull'autonomia sancisce il via libera definitivo. Esultano la Lega e Luca Zaia, pronto ad agire
"Il Governo italiano di centrodestra si presenterà al vertice europeo con un fortissimo mandato popolare e un ritrovato orgoglio nazionale. Siamo tornati autorevoli e per questo dobbiamo rivendicare un portafoglio di rilievo nell'Unione e, quindi, un ruolo da protagonisti nelle prossime trattative per i vertici europei senza tentennamenti". Lo ha detto il senatore dell'Udc Antonio De Poli, questore dell'Assemblea di Palazzo Madama, intervenendo in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Governo in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per tenere saldo il nostro progetto europeo -ha aggiunto- dobbiamo cambiare ora oppure non avremo molto altro tempo: lo si evince anche dalla disaffezione che i cittadini hanno dimostrato per questo voto praticamente in tutti i Paesi membri. Per farlo l'Italia -come Paese fondatore dell'Unione- dovrà avere un ruolo di massimo rilievo nel nuovo assetto istituzionale europeo perché riteniamo che così avremo capacità e forza per promuovere quel cambiamento che i cittadini, con il voto europeo, hanno sollecitato. Giochiamo una partita che vale il bene non di questo o di quel partito, ma dell'Italia e degli italiani". Senato (Alexander Jakhnagiev)
"Oggi si è presentata in Aula ad occhi bassi, senza quella boria che in genere la contraddistingue. Ma il coraggio di dire la verità le è mancato: lo vuole dire agli italiani che il suo obiettivo lo ha fallito, presidente? Invece di invocare falsamente complotti e tradimenti della volontà popolare, lo dirà che non avete raggiunto la maggioranza come vaticinava, e che quelli che lei voleva mandare all’opposizione, ossia socialisti e liberali, hanno chiuso l’accordo, anche con i popolari, ossia con Forza Italia, senza di lei?". Lo ha dichiarato la vicepresidente del gruppo M5S al Senato, Alessandra Maiorino, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni della presidente Meloni in vista del Consiglio europeo. "La sua spregiudicatezza ha portato l'Italia a doversi accontentare che forse ci tirino un osso: una vicepresidenza o comunque nulla più del minimo sindacale. Frattanto il suo amico Viktor Orban ha già tuonato che voterà contro. Dopo questa figuraccia di proporzioni mondiali, Giorgia Meloni si prepara a fare accordi sottobanco con la vituperata sinistra, tradendo la sua famiglia europea dei Conservatori, e dunque scenderà a patti con il Partito Democratico e con i Macroniani, sempre che questi lo consentano, visto il gelo totale tra Francia e Italia, oppure condannerà il nostro Paese alla assoluta ininfluenza? Bel dilemma: tradire o sparire", ha detto. Senato (Alexander Jakhnagiev)
"Purtroppo in molti degli interventi ho sentito questo ragionamento, per esempio su quando arriva il patto di stabilità mi si dice 'dovete fare la legge altrimenti avremo dei problemi, mi si sta dicendo che in Europa funziona così. Mi si sta dicendo che l'Europa aiuta o non aiuta gli stati membri, utilizza una linea o un'altra linea se ci si piega o non ci si piega a quello che una presunta maggioranza ha deciso. Signori è outing. Qui si sta facendo outing". Lo dice Giorgia Meloni, in Senato per le repliche dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Penso che sia grave sostenere 'presidente Meloni voti il pacchetto e vada a trattare per l'Italia". Senato (Alexander Jakhnagiev)
L'Europa si è illusa che la pace avuta nel continente fosse qualcosa che si poteva dare per scontato: "un giorno ci siamo svegliati e abbiamo scoperto che scontato non era". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche al Senato alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. "Se chiedi a qualcuno di occuparsi della tua sicurezza" è "un qualcosa che ha un costo: lo abbiamo scoperto noi italiani e lo ha scoperto l'Europa, che ora deve correre ai ripari", ha detto la premier. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Quello che noi vediamo oggi è che ci sono tre partiti che si considerano una maggioranza e che distribuiscono alcuni incarichi apicali. Maggioranza? Lo vedremo in Parlamento, senatore Delrio... Lo vedremo in Parlamento con il tempo". Lo dice Giorgia Meloni, in Senato per le repliche dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Si considerano una maggioranza ma io credo che quella maggioranza sia molto fragile ma non è questo il tema che mi interessa. Il problema è che in teoria le istituzioni europee non funzionano così. Quando gli incarichi apicali delle istituzioni europee sono stati immaginati non sono stati immaginati in una logica di maggioranza e opposizione. Sono stati immaginati come incarichi neutrali che dovevano garantire tutti, oggi, i 27 Stati membri". Camera (Alexander Jakhnagiev)
Il candidato repubblicano alla presidenza degli Usa si complimenta con la premier italiana anche per la vittoria alle elezioni europee e sottolinea gli storici contributi degli italo-americani per gli Stati Uniti