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"Comprenderete il mio sconcerto e il mio sdegno quando qualcuno mi ha definito favoreggiatore della delinquenza mafiosa. Nel programma di riforme annunciato da questo governo non vi è traccia, ne avrebbe potuto esserci, di modifiche della disciplina del concorso esterno in associazione mafiosa. Non fa parte del programma governativo: non c'è, non esiste e non sarà fatto". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Nordio: "Sdegno quando mi hanno definito favoreggiatore mafia, concorso esterno non è nel programma"

Maria Falcone ha incontrato brevemente Giorgia Meloni, mentre la presidente del Consiglio nella chiesa di San Domenico, alla tomba del magistrato ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. "Sono felice per lei, io. Vorrei tanto parlarle, poi, in inverno, magari chiacchieriamo su tante cose importanti per il nostro Stato", ha detto Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone. "Anche per me è un piacere", ha replicato Meloni, che stringeva con affetto le mani a Maria Falcone, dicendosi disponibile a incontrarla "quando vuole". (Alexander Jakhnagiev)

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Maria Falcone a Meloni: "Vorrei parlarle del nostro Stato", la premier: "Quando vuole"

“Il 19 luglio del 1943 ero al carcere minorile perché avevo avuto una rissa con i figli dei fascisti. Le prime bombe caddero proprio sul carcere. Io riuscii a rompere una grata al secondo piano e ci siamo buttati io e altri amici miei. Trovai un bambino con la fronte spaccata e me lo portai con me durante tutto il bombardamento. Poi mitragliavano anche. Io avevo 16 anni. Alla fine lo salvai e lo lasciai al Campo Santo con delle donne. Poi un amico mio mi portò dalla mia famiglia. E ci ospitarono a dormire a una scuola. Un giorno passarono le SS a mitragliarci, mentre passavano i camion verso le Fosse Ardeatine”, le parole le parole del sopravvissuto Mario Di Maio, la cerimonia di commemorazione dell’ottantesimo anniversario dei bombardamenti del quartiere Tiburtino-San Lorenzo al Parco Caduti del 19 luglio 1943 a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Mario Di Maio, sopravvissuto ai bombardamenti di Roma del '43: Avevo 16 anni, salvai un bambino

“Questa celebrazione ci deve far riflettere sull’assurdità della guerra, che colpisce sempre i civili e il cui fronte può diventare drammaticamente vicino. Oggi assistiamo a bombardamenti sui civili in Ucraina. Questa giornata ci dice quanto sia importante cultura di pace e ripudio della guerra”, le parole del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo aver preso parte insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di commemorazione dell’ottantesimo anniversario dei bombardamenti del quartiere Tiburtino-San Lorenzo al Parco Caduti del 19 luglio 1943 a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Gualtieri: "Ricordo bombardamento San Lorenzo fa pensare a Ucraina e a importanza cultura di pace"

“Il bombardamento di San Lorenzo è stata una delle ferite più profonde per Roma. Ha portato gli orrori della guerra nel cuore della città. Era doveroso ricordarlo adeguatamente. La presidenza del Presidente della Repubblica testimonia come tutto il Paese voglia ricordare questo evento. Che ha portato questo quartiere a percorsi di solidarietà e ripudio della guerra”, le parole del Sindaco di Roma, Roberto Gultieri, dopo aver preso parte insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di commemorazione dell’ottantesimo anniversario dei bombardamenti del quartiere Tiburtino-San Lorenzo al Parco Caduti del 19 luglio 1943 a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Gualtieri: "Doveroso ricordare bombardamento San Lorenzo, importante presenza Presidente Mattarella"

Le immagini del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che depone una corona di fiori ai piedi del monumento in memoria dei caduti presso il Parco Caduti del 19 luglio 1943 a Roma, in occasione dell’ottantesimo anniversario dei bombardamenti nel quartiere Tiburtino-San Lorenzo. Ad accompagnarlo, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. (Alexander Jakhnagiev)

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Il Presidente Mattarella depone una corona di fiori presso il Parco Caduti del 19 luglio 1943 a Roma

A volte se si presta attenzione alle ricostruzioni sulle stragi di Cosa Nostra che nascono dalla fervida fantasia del solito "circoletto" depositario di un ipotetico copyright dell'antimafia come minimo resti perplesso

Augusto Minzolini
Un posto al sole

"Non posso considerare Marina Berlusconi un soggetto della coalizione perché non è un soggetto politico". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti in prefettura, a Palermo. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: “Meloni Marina Berlusconi non è un soggetto politico”
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